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mercoledì 11 maggio 2016

GIORNATA DELLA SALUTE DELLE DONE ABUSATE - IN COLLABORAZIONE CON LE FORZE DELL'ORDINE

ULSS 14 INFORMA Al Pronto Soccorso arriva il Codice Rosa per le donne vittime di violenza Al via la Giornata della Salute sulle donne abusate, venerdì 13 maggio all’Ospedale, in collaborazione col Comune di Chioggia, il Centro Antiviolenza e le Forze dell’Ordine Un Codice Rosa per le donne vittime di violenza: lo istituisce il Pronto Soccorso di Chioggia per completare un protocollo ad hoc, che unisce ospedale e territorio, nella totale presa in carico della donna abusata. Duecento le donne che si sono rivolte al servizio di emergenza e urgenza di Chioggia solo nel 2015, di una fascia di età che va dai 30 ai 50 anni: donne spaventate, che oggi hanno il conforto di trovare una risposta concreta in questo territorio con servizi adeguati al problema e personale dedicato. Di questo si parlerà nella prossima Giornata della Salute dedicata alla violenza contro le donne, organizzata dalla Ulss 14, venerdì 13 maggio, a partire dalle 17.00, presso la sala del piano terra del poliambulatorio dell’Ospedale. A relazionare sul tema ci saranno: il primario di Pronto Soccorso Andrea Tiozzo; l’infermiera del PS Tiziana Janes; la psicologa e responsabile dei consultori famigliari Lorella Ciampalini; la psicologa, psicoterapeuta e criminologa - Centro Antiviolenza Civico Donna del Comune di Chioggia, associato a Cavarzere e Cona Fabiana Micheluzzi; la presenza di alcuni rappresentanti locali delle Forze dell’Ordine. “Fino a ieri – ha spiegato il direttore generale della Ulss 14 Giuseppe Dal Ben, promotore da due anni delle Giornate della Salute come prevenzione e informazione ai cittadini – non esisteva in questa Ulss un percorso unificato dalla A alla Z per la donna vittima di violenza. I tasselli mancanti sono stati ricomposti, grazie all’impegno dei nostri professionisti ospedalieri e territoriali (PS, Ortopedia, Ginecologia, Psichiatria, Distretto), e alla importante sinergia col Comune e il Centro Antiviolenza istituito da pochi mesi nella nostra sede distrettuale. Un lavoro di squadra che garantisce alla donna una presa in carico da parte di gente preparata e formata sull’argomento, sia a livello psicologico che assistenziale. La donna non si sentirà più sola, ma protetta e accompagnata”. Il protocollo Codice Rosa prevede in sostanza la messa per iscritto di cosa fa chi e come in caso si presenti in Ospedale una donna che dichiara di essere vittima di violenza oppure se ne ha il sospetto. “Il personale del triage – ha spiegato il primario del Pronto Soccorso Andrea Tiozzo – attiva subito il codice rosa, accompagnando la paziente in un luogo più appartato per offrire una adeguata privacy alla situazione, allontanandola dal partner se appare insistente. Provvede subito ad avvisare il medico e cerca di avere un atteggiamento rassicurante e disponibile all’ascolto: deve instaurare con la vittima un rapporto empatico di fiducia reciproca”. Nel protocollo Codice Rosa è stilato un ABC per riconoscere le donne vittime di maltrattamenti: il tipo di ematomi, gli atteggiamenti che assume la donna nel nasconderli, gli accessi ripetuti al Pronto Soccorso per la stessa donna. Nel caso risultasse necessario per la donna, il Pronto Soccorso attiva gli altri percorsi, quali un ricovero di una notte e la prenotazione di una consulenza presso il consultorio, fino ai successivi contatti col Centro Antiviolenza.

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