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martedì 31 gennaio 2017
DON MARCO FAVERO, IL DIARIO DEL BAMBINO-SCERIFFO (PER SOLIDARIETÀ)
Sarà una serata speciale, sabato 4 febbraio al teatro Don Bosco, all'insegna della solidarietà con le popolazioni colpite dai terremoti nell'Italia centrale. Non solo il concerto “Not(t)e di speranza”, che coinvolge alcune realtà musicali del territorio -Arena Artis, Confusion Band, coro Mariele Ventre, gruppo teatrale don Michelangelo Aldegheri, Jack Sound, Joy Singers, J24 Gospel Choir, Noiconvoi, NonsolodanzaSì, Sing Big Band- a partire dalle ore 21 (ingresso 3 euro) per raccogliere fondi utili all'oratorio salesiano di Macerata, danneggiato dal sisma, ma anche l'esordio come “curatore editoriale” di un autore d'eccezione, ovvero don Marco Favero, anima della propria comunità e del cinema stesso. Il sacerdote friulano, alla boa dei cinquant'anni, non sapeva che la madre aveva “nascosto” e conservato i suoi diari d'infanzia, datati 1972-1977, e che la loro lettura attuale rivela -dietro le spoglie carnevalesche di un bimbo vestito da sceriffo- le riflessioni e le idee che hanno portato don Marco a scegliere l'impegno pastorale. Così il prete che abbiamo imparato ad apprezzare ha deciso di pubblicare quelle pagine infantili, corredandole di un commento al tempo reale, come fosse l'autobiografia differita di due persone in una. A fargli prendere questa decisione hanno contribuito anche i recenti terremoti, esperienza vissuta da don Marco nel 1976 a Cordenons, e la possibilità quindi di contribuire alla solidarietà dell'intera nazione verso le Marche, l'Umbria, il Lazio e l'Abruzzo. Con un pensiero -proprio oggi, 31 gennaio- alla figura di San Giovanni Bosco: «In ogni ragazzo c'è un punto forte su cui far leva per portarlo alla piena felicità in questa vita, e alla speranza nella prossima».
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