"Appunti G", di scena giovedì scorso al teatro Don Bosco di Chioggia, al di là del facile gioco di parole è una commedia seria o un dramma comico su due binari. Di qua le artiste, più o meno ispirate: la piccola e più giovane Rita Pelusio su tutte, i suoi sketch pieni di verve -"La prima volta", "La bambola gonfiabile"- hanno la meglio su quelli pur gradevoli di Lucia Vasini e Alessandra Faiella, compagne di sventura nella caverna di Platone in cerca delle idee (e prosaicamente il punto G). Di là Livia Grossi, autrice, giornalista e regista, che snocciola le nequizie del tempo in maniera di sesso femminile: prostituzione, infibulazione, sostitute digitali o plastiche. Il pubblico chioggiotto ha reagito discretamente alle provocazioni delle attrici, qualche fila vuota in fondo forse si è dovuta alla presunta scabrosità preventiva di argomenti pur trattati senza calcare la mano, com'è giusto che sia. E alla fine il trilogo della simulazione ha fatto ridere e pensare tutte e tutti.
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