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sabato 16 aprile 2016
UNA RETE FRA L'ASL, IL VOLONTARIATO E LA CITTADINANZA PER DEBELLARE LA SLA
«Anche con la SLA si può fare una vita quanto più possibile piena, se si trovano le motivazioni». A dirlo il direttore del distretto sociosanitario dell'ASL 14, Riccardo Ranzato, durante l'iniziativa che ieri hanno organizzato, nell'affollata sala adiacente al museo civico, il circolo AUSER "Antichi Murazzi" e il gruppo operativo dell'AISM di Chioggia. L'occasione è stata la presentazione del libro "Riparto di SLAncio", scritto da Antonella, malata di SLA: «Chi vi è passato vuole aiutare le altre persone a conviverci», è il messaggio che è passato nell'incontro del pomeriggio, attraverso le parole dei suoi accompagnatori Mirko e Barbara. Un plauso va dall'Azienda Sanitaria Locale alle iniziative del volontariato, «che ci vedono collaborare per molti servizi, in una integrazione che coinvolge la cittadinanza». La speranza è che anche per far fronte a questa patologia, da poco tempo evidenziata, si riescano a trovare presto le contromisure necessarie, assommando le energie della ricerca privata con una spesa pubblica in materia non gravata da ulteriori tagli.
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