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mercoledì 11 maggio 2016

GIUSEPPE BOSCOLO PALO CONFERMATO PRESIDENTE DEL CONSORZIO DI TUTELA DEL RADICCHIO IGP


Giuseppe Boscolo Palo è stato riconfermato per acclamazione presidente del Consorzio di Tutela del Radicchio IGP di Chioggia. Come previsto dal nuovo statuto, sarà affiancato anche da un vicepresidente, il produttore e confezionatore Patrizio Garbin, anch’egli acclamato dal CdA, nel quale l’assemblea del 26 aprile scorso ha confermato anche Michele Boscolo Nale, Roberto Boscolo Bacchetto, Claudio Ferro, Cesare Bellò e Roberto Pavan, assieme alle matricole Vittorio Agostini ed Emanuele Baldin.
«Questo nuovo Gruppo Dirigente - spiega Giuseppe Boscolo - è costituito da persone fortemente motivate e decise ad agire per l’affermazione sul mercato del Radicchio di Chioggia Igp. Assieme intendiamo proseguire nella sua valorizzazione e conoscenza con azioni ancora più stringenti per tentare di sollevare le sorti dei produttori e dell’intero comparto, sempre più schiacciato da una politica dei prezzi che ancora non tiene conto del valore aggiunto, in termini di tracciabilità e qualità, espresso nell’area a Indicazione Geografica Protetta. Il lavoro del nuovo Consiglio Direttivo sarà impegnativo, i tempi sono difficili, e soprattutto dovrà riuscire là dove finora l’azione intrapresa dal Consorzio non si è tradotta in una piena affermazione, ossia nell’aumento delle produzioni certificate e in una ancor più marcata identificazione del Radicchio di Chioggia attraverso la sua storia, le sue peculiarità e le caratteristiche che lo rendono unico e irriproducibile». «Le azioni sviluppate in questi tre anni trascorsi - prosegue il presidente - ci ha fatto conseguire visibilità anche oltre i confini nazionali. Inoltre, è di pochi giorni fa la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale (G.U. n. 99 del 29/04/2016, N.d.R.) del Decreto di riconoscimento da parte del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, che attribuisce autorevolezza e nuove funzioni al Consorzio, infatti alla promozione si aggiunge la tutela del prodotto, cosa che ci permette di collaborare nella azione di vigilanza con l’Ispettorato Centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari». «Ma per ricostruire un sistema strutturato - precisa Giuseppe Boscolo Palo - serve anche un cambio culturale e operativo. Le possibilità di successo sul mercato del Radicchio di Chioggia sono collegate alla organizzazione della fase produttiva, all’efficienza logistica, alla reputazione dell’intero sistema. Si potranno aprire spazi importanti se si sarà in grado di vendere vera credibilità, in quanto meritata sul campo, e in grado di presentare fatti concreti in termini di qualità, anche sovrastrutturale. E tutto questo, per me, sta dentro alla denominazione IGP. Fondamentale, per questo, è l’inserimento del Radicchio di Chioggia nel progetto regionale di “Caratterizzazione qualitativa e ambientale”, grazie al quale, oggi, abbiamo schede aggiornate non solo sulle proprietà organolettiche e salutistiche del Radicchio di Chioggia, ma anche sulla salubrità del territorio di coltivazione. Inoltre, anche gli approfondimenti gustativi programmati in questi giorni da Veneto Agricoltura, con i quali si valuteranno le differenze al palato tra il Radicchio di Chioggia prodotto da seme professionale autoctono e il radicchio tondo generico prodotto da seme commerciale ibrido, saranno utilissimi per azioni informative rivolte non solo alle catene distributive e commerciali, ma anche e soprattutto ai consumatori, che, scegliendo in modo consapevole, potranno essere il nostro migliore alleato».

Giuseppe Boscolo Palo e il vicepresidente Patrizio Garbin alla fiera di Berlino

1 commento:

  1. molto bene! una brava persona che sta portando avanti gli interessi di tutta la città, che dire.... grazie!!!!

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