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mercoledì 2 giugno 2021

GIORNATA DELLA REPUBBLICA, ULTIMA FESTA COMANDATA PER IL SINDACO ALESSANDRO FERRO

Ultima cerimonia istituzionale, questa mattina, per il sindaco Alessandro Ferro in occasione della giornata che ricorda il 75º anniversario dall'istituzione della Repubblica italiana, previo referendum il 2 giugno 1946. Il primo cittadino ha infatti ufficializzato l'intenzione di non ricandidarsi, per cui di qui al voto del prossimo autunno -come ha ricordato in un post nella pagina fb del Comune- non avrà altre occasioni di presiedere a ricorrenze istituzionali.

All'alzabandiera in piazzetta XX Settembre e all'omaggio floreale ai Caduti, nel monumento prospiciente la chiesa di San Giacomo, erano presenti i rappresentanti delle forze dell'ordine e delle associazioni d'arma, oltre al comitato ANPI con il segretario Giorgio Varisco, al trombettiere della Banda musicale cittadina Mirko Parisi e ai volontari dell'Associazione Nazionale Carabinieri.
Il sindaco ha fatto riferimento, nel suo scritto, alle restrizioni che impediscono di celebrare la ricorrenza con tutti i crismi, ricordando gli italiani, uomini e per la prima volta anche le donne, che 75 anni fa si recarono alle urne per scegliere la forma di governo e l'Assemblea Costituente, nella quale sedettero anche i due chioggiotti Riccardo Ravagnan e Lina Merlin. A Chioggia 12586 elettori preferirono la Repubblica, pari al 60.75% dei suffragi.
«L'Italia - prosegue il sindaco - usciva sconfitta da una guerra che aveva visto moltissimi morti, famiglie distrutte, città, villaggi e paesi rasi al suolo, madri, padri, fratelli e mogli in attesa di qualcuno che non sarebbe più tornato. Ma esisteva una voglia di ricominciare, di lasciarsi dietro quel tristissimo periodo, c’era voglia di rinascita e di cambiamento. E così quasi il 90% degli aventi diritto al voto si sono recati nei seggi per esprimere la propria volontà.
Un’Italia non ancora completamente unita, dati i risultati differenti fra nord e sud, ma un’Italia che sarebbe ripartita. Il mio pensiero - conclude Alessandro Ferro - va a chi ha reso possibile tutto questo, e in primis al concittadino Zerlino Boscolo Marchi, ultimo partigiano chioggiotto, recentemente scomparso. A lui e a tutti coloro che in prima linea, ma anche nelle retrovie, si spesero per il bene della nazione, va il mio ringraziamento».

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