Terminato il carnevale, è tempo di bilanci anche per Laura Doria, l'attivista che da tre anni porta la festa all'ospedale e nelle strutture assistenziali della città. Accompagnata da ben 16 collaboratori volontari, alternatisi in giornate diverse, Laura ha interpretato il ruolo del clown in un tour definito «emozionante» al nosocomio clodiense, al centro servizi per anziani (residenze Boschetto e Girasole, centri diurni e Arcobaleno), alla comunità alloggio "Dopo di noi", all'Anffas, alla Uildm, alla cooperativa sociale Prometeo oltre che alla comunità parrocchiale della Navicella. Durante la visita all'ospedale, domenica 3 marzo, il dirigente sanitario Tiziano Martello ha accompagnato la squadra di clown in tutti i reparti: c'erano in maschera sia bambini che adulti, cui sono state preliminarmente impartite informazioni generali quanto al comportamento da tenere nei confronti delle persone, nozioni delle quali la stessa Doria ha fatto tesoro dopo aver frequentato corsi specifici per clown volontario.
«La nostra presenza - racconta l'attivista - è stata improntata a manifestare la giocosità dei clown, intrattenendo con gag divertenti, piccoli giochi di magia e giocoleria, e tanti palloncini modellati. Pur non essendo professionisti, devo dire che siamo riusciti bene ad intrattenere e a divertire, sempre concludendo poi con il recitare la poesia di Faber “Valore di un sorriso”, che racchiude in sé i valori sani che hanno spronato a fare questa esperienza. Abbiamo anche consegnato ad ogni singolo paziente e utente un piccolo pensiero realizzato sia da noi che dall’Anffas, oltre ai gadget offerti dal supermercato Conad e accessori di abbigliamento (cappelli, sciarpe, guanti) donati dal negozio Capricci by Stefy. Non nascondo che è stato piuttosto impegnativo - conclude Laura Doria - ma lo sforzo è stato oltremodo ripagato dall'affetto e dalle emozioni ricevute».
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