Mai come quest'anno il significato della Pasqua è tanto vicino alla Risurrezione. Lo ha ricordato questa mattina monsignor Adriano Tessarollo, vescovo di Chioggia, nella sua omelia durante la messa delle ore 10, celebrata dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta e trasmessa in diretta streaming negli spazi web della Diocesi: «È capitato qualcosa di inatteso - ha detto il vescovo - così come la Pasqua è stata la novità inattesa, clamorosa e straordinaria. Se la morte di Gesù poteva rappresentare la smentita delle sue parole e dei gesti di salvezza, del sogno di umanità da lui annunciato, la Resurrezione rappresenta il capovolgimento di quella smentita, ovvero il nuovo inizio».
Continua monsignor Tessarollo: «Il potere del male e della morte non aveva vinto la parola di Cristo, non era stato annullato il suo insegnamento. La pietra del Sepolcro non era una pietra sul suo Vangelo, le donne constatano la presenza di Gesù vivo, camminano con lui, siedono con lui a tavola, e corrono ad annunciarlo agli altri discepoli. Rinasce la speranza. Dal Vangelo annunciato e vissuto bisogna ripartire. Questa esperienza pasquale dice che la vita di Dio padre, la forza dello Spirito Santo e l’amore di Gesù non potevano finire rinchiusi nel Sepolcro».
Il vescovo di Chioggia traccia un parallelo con la situazione attuale: «Oggi siamo noi quel popolo a cui l’esperienza viene raccontata, l’annuncio pasquale è anche per noi. Gesù cammina con noi ogni giorno. Mai perdere la speranza, che trova in Cristo morto e risorto il suo solido fondamento. Anche nelle sconfitte non abbiamo paura di invocarlo, sopra i nostri mali, le paure, sulle nostre stesse morti. E la luce della Pasqua faccia sempre risplendere in noi la speranza, la forza, l’amore che viene dall’annuncio pasquale: il Signore della vita è risorto»
Anche don Massimo Fasolo, il parroco di Valli e di Conche uscito dopo settimane dalla terribile esperienza del Covid-19, ha inteso rivolgere un messaggio alle sue comunità cristiane durante il periodo di riposo e riabilitazione che trascorre a Massanzago: «Sono vicino soprattutto alle famiglie colpite come me dal Covid 19, a chi ha avuto ammalati e purtroppo anche morti, specialmente Valli. Il Risorto dia forza, sostegno, guarigione, consolazione! È una Pasqua diversa dal solito, per le limitazioni che ci vengono dalle autorità sanitarie e pubbliche in vista del nostro bene personale e sociale: offriamo tutto al Signore, viviamo questo tempo nonostante tutto, nella fede e nella speranza».
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