Buona partecipazione di pubblico al primo dei due incontri di "Everywhere Home", che si è tenuto ieri pomeriggio a palazzo Grassi in Chioggia. I temi dell'architettura, del paesaggio e del turismo si sono intrecciati nelle relazioni di quattro autori, atti a indagare come costruire l'ospitalità nel paesaggio: in platea molti professionisti del settore, operatori turistici, politici, consiglieri comunali e l'assessora all'Urbanistica Elga Messina. Ha esordito il presidente di ConfTurismo Veneto Marco Michielli, il quale ha evidenziato come l'eccessiva urbanizzazione in luoghi turistici penalizza turismo: «Occorre tornare indietro, fornire emozioni, gli architetti diano una mano. Non è uno scandalo ristrutturare e demolire, meglio che impiantare nuove cubature», ha detto Michielli.
Poi l'intervento dell'agronomo forestale Diego Gallo, che ha lanciato la provocazione «se i turisti potessero votare, le città sarebbero bellissime»: al cuore del suo discorso, il turismo come tecnica ed esperienza, sullo sfondo l'Italia sottodimensionata per quanto riguarda gli arrivi di coloro che la scelgono secondo i suoi aspetti naturali. Molto interessante anche il terzo speech, da parte del docente IUAV Mauro Marzo: «Il turismo è capace di inventare i luoghi, si pensi a Lourdes ma anche a San Martino di Castrozza, che non esistevano». Tutti non evitano di notare come il Veneto non abbia un peso unitario nell'immagine esterna: «Si dice "vado in Toscana", intendendo uno specifico stile di vacanza, ma non "vado in Veneto"». Verso sera il progetto esposto da Daniel Tiozzo relativo a particolari forme di fruizione della laguna del Lusenzo, meritevole di una trattazione più ampia su queste pagine in futuro. Venerdì 30 novembre, sempre dalle ore 18 a palazzo Grassi, la seconda e ultima tranche di ipotesi e soluzioni sul tema "Dove l'architettura incontra il paesaggio".
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