Riapre oggi dalle ore 17 alle 19 la chiesa di Santa Caterina a Chioggia, nella quale giovedì è stata inaugurata una mostra permanente con oggetti provenienti dal monastero prima delle Cistercensi e poi delle Canossiane. Una gran cornice di pubblico ha ascoltato la prolusione dello storico Sergio Perini, il quale ha delineato la vita delle monache in città nei secoli scorsi, fatta di sacrifici e di clausura; don Giuliano Marangon -responsabile culturale della Diocesi e direttore del Museo diocesano oltre che della vicina Pinacoteca alla Santissima Trinità- ha poi illustrato i contenuti dell'allestimento, che coprono anche la sagrestia e il coro soprastante, datato 1729.
Quindi l'organista Graziano Nicolasi ha eseguito alcune arie sacre all'organo che risale attorno al 1860, prima di dar spazio alla visita effettiva: drappi, reliquiari, merletti, oggetti d'uso comune in dotazione alle monache dal Cinquecento al Settecento. Un modo per far vivere la sacralità e l'unicità del contesto di Santa Caterina, un ambiente che ha contribuito a formare generazioni di chioggiotte e chioggiotti. La mostra rimarrà visitabile tutte le domeniche, sempre dalle ore 17 alle 19.
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