Si è conclusa ieri l’82^ Sagra del Pesce, funestata giusto all’inizio da due serate di maltempo, che per il regolamento modificato quest’anno non è stato possibile recuperare, a differenza degli anni precedenti. Tuttavia le condizioni clementi del meteo hanno consentito per tutta la settimana di avere sempre tavolate piene a ciclo continuo in tutti i sei stand di corso del Popolo e alla cicchetteria in riva Vena, dalle 18.30 fino a mezzanotte: fra qualche giorno sarà disponibile il bilancio numerico delle presenze e quello gastronomico espresso dalla giuria di qualità.
Anche l’ultima sera piazza Vigo si è animata di un folto pubblico per il concerto dei Venice Floyd, a 50 anni dallo sbarco del primo uomo sulla Luna e a 30 dal concerto veneziano della band inglese per il Redentore 1989: l’evento ha richiamato una folla assai nutrita di appassionati, fin dietro la colonna di Vigo e addirittura fino a metà del ponte omonimo, dove in tanti hanno seguito la tracklist dei brani cantando assieme al vocalist Roberto Mulonia.
Molto apprezzati anche gli intermezzi del palio della Marciliana allo stand centrale dell’OP I Fasolari, e notevoli consensi venerdì sera per l’inedita milonga a cielo aperto in calle Seminario, organizzata in collaborazione con l’associazione Amico Giardiniere, palazzo Goldoni e l’osteria da Nino Fisolo, oltre che per l’esposizione delle tele di Dino Memmo alla pescheria aperta in notturna.
Soddisfazione anche per il funzionamento dei bus navetta, che hanno recapitato in centro storico coloro che hanno parcheggiato a Borgo San Giovanni e in Val da Rio. La grande macchina della Sagra del Pesce tra poco sarà già al lavoro per l’edizione 2020.
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