venerdì 9 luglio 2021
POLO AGROALIMENTARE: IL FUTURO DELL'ORTOMERCATO.
Il Mercato Ortofrutticolo di Brondolo è dal 2010 gestito da “Chioggia Ortomercato del Veneto srl” costituita, all’epoca, con l’apporto da parte di SST spa per l’84% e da parte di altre 4 tra società, cooperative e organizzazioni del mondo dell’agricoltura per il 4% di quote ciascuna.
In un riordino societario seguente, nel 2015, in vista di un volersi riorganizzare in Polo Agroalimentare, la società originaria ha modificato il proprio assetto, riducendo la parte pubblica al 42% e riadattando di conseguenza le quote dei privati, con OPO Veneto con il 37,33%, Capo con il 8,67% e SICO con il 2%.
Nonostante il maggior impegno dei privati, l’incombente Legge Madia ha ostacolato la volontà di sviluppare un concreto piano operativo. La società ha continuato comunque a lavorare nel settore orticolo, sia per la promozione del Radicchio di Chioggia IGP che per la realizzazione del Polo Agroalimentare.
Se si vuole rilanciare il settore orticolo di Chioggia e di conseguenza il Mercato Ortofrutticolo di Brondolo serve una visione diversa da quella attuale.
La competitività nasce dall’aggregazione. Il mercato ora è complesso e competitivo. La frammentazione diventa una condizione antieconomica e conflittuale che va risolta e riorganizzare i mercati ortofrutticoli veneti sarebbe perlomeno auspicabile, incentivare la loro aggregazione sarebbe un importante tassello per il futuro.
Per dare la possibilità al compendio del Mercato Ortofrutticolo di Brondolo di svilupparsi si deve pensare inoltre di metterlo nelle condizioni di poterlo fare, cominciando con l’approvare la variante urbanistica prevista.
L’ipotesi fatta da parte dell’Amministrazione Comunale di insediare all’interno dell’area un Centro cottura per fornire i pasti alle mense scolastiche sarebbe interessante per permettere a chi usufruisce del servizio di cibarsi con alimenti genuini a km 0.
Anche per offrire questo servizio servono spazi che nel compendio immobiliare sono presenti ma non al momento disponibili, occupati come sono da beni mobili di responsabilità comunale. Un problema questo che Giuseppe Boscolo Palo, amministratore unico del Mercato, ha deciso di affrontare una volta per tutte, proponendo a chi deve sgomberare, l'affitto del sito.
Il settore orticolo non sembra arricchire nessuno e forse per questo motivo non viene molto considerato. Tanto che la voce “agricoltura”, come fa notare Boscolo Palo, non è menzionata in nessuna delle commissioni consiliari, cosa abbastanza grave considerando gli ettari ancora dedicati a questo settore da lavoratori instancabili che non sempre dal loro lavoro riescono ad ottenere un reddito degno di questo nome.
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