Da quando è iniziata l'avventura che vede Chioggia proporsi a capitale per la cultura italiana 2024 non passa giorno che su qualche post sul social maggiormente diffuso nel territorio non venga citata la candidatura per sottolineare il degrado, la sporcizia, la mancanza di cura per l’ambiente, la mancanza di attenzione per un evento o quant’altro.
Basta che ci sia una deiezione canina per terra, che qualcuno esclama “ E Ciòsa vuol essere capitale della cultura, ma dove volè andare”.
Le problematiche che ha la nostra città le conosce chiunque, anche il gruppo promotore della candidatura, e per molte manchiamo decisamente di originalità.
Si tratta di problemi che si riscontrano anche in altre località, comprese quelle che sono già state nominate capitali della cultura sia italiane che europee.
La volontà di proporre la città alla candidatura ha, tra i suoi motivi, proprio il voler far si che il sentire comune di sensibilizzi riguardo ai problemi che tempestano la nostra città, ma che il tutto non si fermi a sterili considerazioni buone solo a fare chiacchiere da bar.
Il sottolineare che Chioggia vuol esser capitale cultura, quando si vedono scarti alimentari gettati a terra tra antichi monumenti, dovrebbe far sì che la persona che fa il gesto sconsiderato si senta messo alla gogna, non Chioggia e la sua candidatura.
Verò è che se confrontiamo la nostra realtà con altre siamo distanti anni luce. Se guardiamo come altri comuni danno lustro al proprio territorio ci possiamo solo sentire piccoli.
Se facciamo considerazioni reali sulla nostra condizione attuale, probabilmente in qualsiasi ambito vogliamo mettere parola, abbiamo molta strada da fare.
Ciò non toglie che le perle nascano dove c’è un difetto, un qualcosa di stonato che deve tornare in armonia.
Chioggia in sé racchiude tanti difetti che possono trasformarsi in perle, ma perché ciò avvenga serve la collaborazione di tutti. Ognuno facendo la propria parte, aiutando, chi non capisce le potenzialità che la nostra città ha, a vederle.
Quindi va bene nominare la candidatura per qualsiasi cosa , se, da contralto si farà qualcosa perché quel difetto si trasformi in pregio, non magicamente ma lavorando perché ciò avvenga.
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