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venerdì 31 marzo 2017

L'IRAN DI ALBERTO ZANCONATO NEL PROSSIMO APPUNTAMENTO DI "ETNICA" IL 13 APRILE

Giovedì 13 aprile, dalle ore 21 nell'Auditorium di calle San Nicolò, tornano gli appuntamenti di Etnica, la rassegna di letteratura di viaggio curata dalla professoressa Lucia Balboni. Ospite della serata sarà Alberto Zanconato, che presenterà il suo volume "L'Iran oltre l'Iran", edito da Castelvecchi nel 2016. Nato a Venezia, laureato in Storia all’università di Padova, Zanconato lavora all’agenzia Ansa dal 1984. Dal 1994 vive all’estero. È stato corrispondente da Teheran dal 1994 al 1997, da Tokyo negli anni tra il 1997 e il 2001 e poi ancora da Teheran dal 2001 al 2011. Da quasi sei anni è responsabile dell’ufficio Ansa per il Medio Oriente, con sede a Beirut, che copre anche le guerre in Siria e in Iraq. Quella di Zanconato è una panoramica coinvolgente, basata su ricostruzioni storiche, interviste ed esperienze dirette che fanno giustizia di molti stereotipi. E, accanto alla multiformità della società iraniana, ad emergere è anche un atteggiamento occidentale a volte ipocrita, in cui le enunciazioni sui valori della democrazia e dei diritti umani possono accompagnarsi ad accordi segreti anche con un Paese "cattivo" come l’Iran, quando in gioco vi siano interessi concreti. L’amministrazione di Donald Trump ha messo l’Iran “sull’avviso”: Teheran, si afferma da Washington, minaccia il mondo con i suoi missili ed è il principale sponsor del terrorismo. La Repubblica islamica, insomma, vede cambiare ancora una volta la sua immagine: da Stato-canaglia ai tempi di Khomeini –quando l’Occidente appoggiava l’"amico" Saddam Hussein nella sua guerra agli ayatollah– a Paese pacifico e quasi "democratico" dopo l’accordo del 2015 sul programma nucleare. E oggi nuovamente simbolo del Male. Interpretazioni che riflettono la mentalità e le aspettative degli occidentali più che la realtà complessa di questo Paese. Con il suo libro "L’Iran oltre l’Iran" Alberto Zanconato fornisce gli strumenti per cercare di comprendere questa realtà, una necessità tanto più urgente oggi che la tensione internazionale torna pericolosamente a salire.

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