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lunedì 7 agosto 2017

VISITA AL FORTE DI SAN FELICE: LUCIFERO NON HA FERMATO LE TANTE PERSONE INTERESSATE

Ci vuole un po’ d’animo per fare a piedi la stradina sotto il Murazzo che dalla Batteria porta all’ingresso del Forte San Felice, nel primo pomeriggio sotto il sole cocente di Lucifero, senza un filo d’aria, con i bianchi sassi del Murazzo che scottano. Ci si ritrova alla fine grondanti di sudore con un po’ di affanno. Sicuramente per questo alcuni che avevano prenotato la partecipazione alle visite del Forte San Felice di sabato 5 agosto non si sono presentati, pensando di partecipare alla prossima occasione in periodo più fresco; ma nonostante questo ben 135 persone non hanno voluto rinunciare all’occasione di scoprire finalmente cosa racchiudono gli alti bastioni del Forte e armati di bottigliette d’acqua hanno affrontato le temperature da forno. Era il quarto appuntamento del programma di visite periodico richiesto dal Comune di Chioggia alla Marina militare e organizzato dal Comitato Forte San Felice e come i precedenti è stato un successo per l’interesse, la partecipazione viva, l’apprezzamento, l’entusiasmo suscitato nei visitatori. Più della metà erano persone da fuori Chioggia e questo dimostra come il Forte restaurato potrebbe essere un potente richiamo turistico. Una signora di Vicenza ha detto: «Vengo a Sottomarina da vent’anni, finalmente ho scoperto cosa c’è oltre i bastioni: magnifico!». Così una veronese: «Avevo firmato per il Forte: ora che l’ho visto, ne valeva proprio la pena!». Anche da Venezia, sestiere San Marco: «Sono venuto appositamente: bellissima esperienza! Tornerò in settembre con moglie ed amici». Unanime l’incitamento ai volontari del Comitato: «Bravi! Dovete continuare a battervi per recuperare questo patrimonio!». Allo stupore per il fascino del sito si accompagna la triste constatazione dell’attuale stato degli edifici storici, al di là dei percorsi di visita come sempre curati con scrupolo dal farista Diego Nordio, sempre disponibile. Un signore napoletano che vive a Mestre, amante della nostra città, nota: «Davvero Chioggia somiglia a Napoli: non sa valorizzare le bellezze del suo ambiente e della sua storia!». È quello che emerge dai nostri concittadini che visitando il Forte ne scoprono davvero il valore: «Incredibile! Abbiamo un tesoro in casa e lo lasciamo in tale stato!». Preziosa per l’organizzazione nella fase di prenotazione è stata la collaborazione dell’ufficio turistico IAT in Lungomare, segnale di grande attenzione del comparto turistico. Come pure utile la presenza dei volontari dell’ALTA-Associazione Lagunari per la sorveglianza durante le visite, intendendo così rafforzare il loro legame col più antico Forte (1385) della Serenissima in Laguna. Il prossimo appuntamento è per sabato 23 settembre: la visita rientrerà nelle iniziative per le Giornate Europee del Patrimonio, patrocinate dal Ministero dei Beni Culturali coordinate nel territorio dall’ufficio di Venezia del Consiglio d’Europa.

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