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venerdì 20 maggio 2016

IL PRONTO SOCCORSO DI CHIOGGIA FORMA ALLA RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE I RAGAZZI DELLE TERZE MEDIE


A Chioggia, tutti i ragazzi delle terze medie verranno formati a praticare la rianimazione cardiopolmonare. Un obiettivo che si è posto il Pronto Soccorso della Ulss 14 con i suoi istruttori IRC (Italian Resuscitation Council), Plinio Boscolo, Ivone Bertaggia e Amilcare Rostellato, con la collaborazione degli istituti scolastici e della amministrazione comunale.
Il progetto, che si intitola “Kids Save Lives”, cioè “I ragazzi salvano vite”, è una iniziativa a respiro internazionale che ha ricevuto il patrocinio dall’Organizzazione Mondiale della Sanità con l’intento di introdurre l’insegnamento della rianimazione cardiopolmonare ai ragazzi in età scolare di tutto il mondo, con almeno due ore formative l’anno, a partire dai 12 anni compiuti. Qualche giorno fa è partito a Chioggia: le lezioni vengono tenute, sia a livello teorico che pratico, all’interno dei plessi scolastici in maniera completamente gratuita. «Lo scopo della iniziativa –ha evidenziato il primario del Pronto Soccorso, Andrea Tiozzo- è quello di addestrare e formare più giovani possibili ai principi base di primo soccorso e alla rianimazione cardiopolmonare, passando dall’attuale 15% formato al 60%, perché così si stima che in Europa si potrebbero salvare almeno 100mila persone in più all’anno». «Se rimane pur vero che la casistica di arresti cardiaci nelle scuole (alunni e insegnanti) –ha aggiunto il direttore generale della Ulss 14, Giuseppe Dal Ben- è di fatto molto bassa, l’idea è quella di formare precocemente gli adulti del domani, sviluppando nei ragazzi le future semplici competenze pratiche e il più importante senso civico di aiuto in emergenza al prossimo». «Avanti quindi con iniziative di formazione e prevenzione di questo tipo –ha continuato il Dg– e un grazie ai nostri professionisti che si impegnano da anni a diffondere nel territorio, per la prima volta tra ragazzi così giovani, la conoscenza della cosiddetta catena della sopravvivenza: le azioni fondamentali necessarie per il trattamento di emergenza in caso di pericolo di vita».
Si ricorda che l’arresto cardiaco è un grave problema sanitario che ogni anno conta in Europa almeno 400mila casi (60mila solo in Italia). Come conseguenza di questa evento, muoiono dunque ogni giorno circa 1000 persone in Europa e nella maggior parte dei casi, alcune semplici manovre di rianimazione cardiopolmonare, eseguite dalle persone presenti prima dell’arrivo dell’ambulanza, potrebbero raddoppiare o triplicare le probabilità di sopravvivenza dei pazienti colpiti da arresto.

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