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mercoledì 5 gennaio 2022

CONFERMATA LA “BELL’ITALIA” PER IL 6/8 E 9 SI RACCOMANDO LE FFP2 E IL DISTANZIAMENTO

Per le giornate di venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 gennaio sono previste in piazza, davanti al Municipio, le bancarelle della manifestazione “Bell’Italia”. Lo comunica il Settore Promozione del Territorio Servizio Turismo, anche per predisporre la viabilità negli orari in cui la manifestazione si svolge. Per poter lasciare spazio alle bancarelle sul lato est del Corso del Popolo, di fronte Palazzo Municipale sarà istituito il divieto di sosta, come nel tratto dall’Ufficio Postale fino alla Loggia dei Bandi. Divieto che sarà attivo a partire dalle 7 di venerdì 7 fino alle 20 di domenica 9 gennaio. Il divieto di sosta, se non rispettato, porterà necessariamente alla rimozione del mezzo e avrà validità anche per chi, solitamente, è autorizzato. L’ultima volta che la manifestazione si è svolta è stato lo scorso novembre. Patrocinata dal Comune di Chioggia e promossa da ASCOM Confcommercio porta in centro storico banchetti che presentano prodotti tipici delle varie regioni italiane nel campo dell’enogastronomia e in quello dell'artigianato tipico locale. Nonostante le limitazioni dovute alla pandemia è una nota positiva avere la possibilità di poter intrattenere cittadinanza e turisti con iniziative diverse dall’usuale, sempre nel rispetto delle norme anticovid, ora più che mai. 

Si raccomanda quindi il rispetto del distanziamento e di portare la mascherina; quella ora consigliata anche dallo stesso sindaco Mauro Armelao, secondo le disposizioni vigenti, è la FFP2 che dovrebbe tutelare maggiormente.




 

IL SINDACO ARMELAO RICEVE TROUPE RAI A CHIOGGIA PER GPL, PESCA, AMBIENTE E MOSE.

La notizia della sentenza del Tar che ha rigettato tutti i ricorsi presentati da Costa Bioenergie per quanto riguarda il deposito del GPL a Val Da Rio in Punta Colombi, deve aver avuto un bell’impatto anche a livello regionale. infatti questa mattina c’era la RAI a Chioggia, a intervistare una rappresentanza del Comitato NO-GPL, composta dai consiglieri Comunali Roberto Rossi e Maria Rosa Boscolo Chio del partito Energia Civica, il quale è nato a quanto sembra, come costola del Comitato.

Poi l’intervista doverosa al sindaco Mauro Armelao. 

Una vicenda che ha visto, ad ora, una vittoria da parte del Comitato, in quanto Costa Bioenergie viene privata delle autorizzazioni necessarie per poter far funzionare il deposito per il GPL, mantenendo però la struttura che sarà usufruibile per altri scopi e la proprietà del terreno dove la stessa struttura insiste, conservando inoltre le autorizzazioni per i depositi di oli e di gasolio. Difficile sarà che venga liberata Punta Colombi smantellando il deposito per poter dedicare l’area a qualsiasi altro scopo tra quelli proposti durante la campagna elettorale. A partire da zona deposito bus a nuova sede del Mercato Ittico all’Ingrosso, a porto crocieristico. Tutte supposizioni fatte dall’allora tutti candidati sindaco come se l’area fosse già libera, ma di fatto non lo è. Le proposte vanno tutte riconsiderate alla luce della presenza forse stabile dei bomboloni.



 

SOTTOMARINA. RIFACIMENTO MARCIAPIEDE NORD DI VIALE VENETO

Chioggia, 05.01.2022 – A partire dalla prossima settimana inizierà la predisposizione del cantiere mobile relativo al marciapiede nord di Viale Veneto, da Piazza Ballarin a Piazzale Italia a Sottomarina, per la posa della condotta fognaria, a cura di Veritas, a cui seguiranno, a stretto giro, i lavori della nuova pavimentazione del marciapiede.

«Il lavoro per il nuovo marciapiede verrà effettuato a step – spiega l'assessore ai Lavori Pubblici Elisabetta Griso – si farà il possibile per andare incontro alle esigenze di chi vive e lavora qui. Si comincerà dalla zona del semaforo, in prossimità di piazza Aldo e Dino Ballarin, per poi proseguire a tratti e concludere in zona Piazzale Italia. In accordo con Veritas, si è programmato questo intervento al termine delle festività natalizie, per creare il minor disagio possibile ai cittadini e ai negozianti. La nuova pavimentazione sarà realizzata in porfido, con una resinatura elastica per una maggiore resistenza».

«I lavori sono stati opportunamente coordinati con Veritas, sia per una maggiore economia di spesa, ma anche per avere il minore disagio possibile – conclude il sindaco di Chioggia Mauro Armelao – questo vuol dire che ci sarà un solo cantiere per una condotta fognaria nuova, che durerà a lungo e ci permetterà di mantenere un marciapiede nuovo per molto tempo, senza la necessità di intervenire nel prossimo futuro. I pedoni potranno transitare in maggiore sicurezza e appena possibile verranno stanziati fondi per poter intervenire anche sul lato sud».



 

IL SINDACO ARMELAO RICORDA L’OBBLIGO DI ISCRIZIONE ALLA LEVA PER I NATI DEL 2005


Il sindaco Armelao  rende nota la formazione della lista di leva dei giovani che sono nati nell’anno 2005. Questo in base al Codice dell’Ordinamento Militare.

Una lista riservata ai giovani di sesso maschile che nel 2022 compiranno 17 anni, domiciliati nel comune di Chioggia e che, d’ufficio, vengono inseriti nelle liste di leva dello stesso. Spetta ai genitori l’obbligo di curarne l’iscrizione. Con l’avviso che è stato pubblicato il primo giorno dell’anno in pratica si avvisa dell'avvio del procedimento d’iscrizione nelle liste di leva.

Per qualsiasi informazione, entro gennaio si potrà consultare l'ufficio leva presso l’ufficio anagrafe, su appuntamento. 

Anche se il servizio di leva obbligatorio è stato sospeso nel 2010, i Comuni continuano a formare e aggiornare le liste di leva in virtù del fatto che il servizio di leva obbligatorio è stato sospeso e non soppresso. L’iscrizione alle liste di leva è obbligatorio e viene fatta d’ufficio in base ai dati in possesso all’anagrafe.

La procedura prevede che il primo gennaio venga pubblicato sull’albo pretorio del comune il manifesto del sindaco che rende nota la formazione delle liste di leva, una lista provvisoria che deve essere compilata entro il 31 gennaio. Il primo febbraio, sull’albo del comune deve essere affisso per 15 giorni l’elenco dei giovani iscritti nella lista. In questo periodo vengono recepite eventuali osservazioni ed errori. Entro fine marzo la lista di leva deve essere completata con tutte le osservazioni e correzioni ed eventuali reclami. Entro il 10 aprile la lista va firmata dal sindaco e trasmessa al Ministero della Difesa. L’Ufficio leva ne cura l’aggiornamento fino a fine anno.

 


lunedì 3 gennaio 2022

NORME PIÙ RIGIDE PER VISITARE GLI ANZIANI A CAUSA DEI CONTAGI

Per tutelare gli ospiti delle RSA, mano a mano che sul territorio salgono i contagi, si fanno più stringenti le norme per poter andare a visitare i parenti che nelle residenze sono ospiti.

Può accedere solo un familiare alla volta, una volta alla settimana, green pass alla mano, con certificato delle vaccinazioni per verificare lo stato dei vaccini e mascherina FFP2. La visita non può durare più di mezz’ora.

Possono sembrare norme rigide e stringenti, a qualcuno eccessive, ma bisogna sempre tenere a mente la situazione che si è vissuta durante la prima ondata di contagi in queste strutture, quando i vaccini ancora non c’erano e gli anziani, fragili e con malattie pregresse se ne andavano uno dopo l’altro. Anche OSS e infermieri delle RSA per assistere gli anziani ospiti giravano tra le corsie bardati con le tute bianche anticontagio, come negli ospedali. Ma nelle RSA, dove il trattamento agli ospiti è meno medicale e più familiare, dove è importante la carezza, l’abbraccio all’anziano solo, è stata dura per il personale nascondersi dietro maschere e rendersi irriconoscibili a chi spesso ritrovava la sua famiglia proprio in quei volti come è stato difficile non accarezzare chi aveva bisogno di una carezza o non abbracciare chi sentiva solo e perso. 

Come ricorda chi lavora in una delle strutture, durante la prima fase dei contagi il personale, per timore di portare a casa il virus ha vissuto all’interno della RSA, senza mai uscire, neppure per prendere un caffè, rimanendo sul luogo di lavoro giorno e notte, incluse le giornate libere. E questo per la paura di portare con sé il virus che sembrava riuscisse a passare dagli spifferi da come si propagava nonostante tutte le accortezze che si potessero prendere. Quando ancora i vaccini non c’erano. 

Non è sbagliato eccedere nelle misure di protezione e prevenzione quando si parla di anziani e di persone fragili. Ed è incomprensibile che ci sia ancora chi decide di non tutelare la propria madre o il proprio padre ma decide di lasciare al caso la possibilità di far entrare il virus tra le mura domestiche, senza fare nulla per proteggere chi ama di più. Decidendo di non vaccinarsi.



 


SONO TORNATI GLI IBIS SACRI A VAL DA RIO

L’Ibis Sacro, la specie di uccelli che si sta vedendo con sempre maggior frequenza nel nostro territorio è, per l’ecosistema lagunare una specie aliena e rappresenta una minaccia per la biodiversità. Il suo habitat era l’Egitto, da dove però si è estinto ancora nel secolo scorso. Si tratta di un uccello di palude, considerato una specie aliena invasiva a causa dell’impatto che causa sulle altre specie animali, soprattutto uccelli.

In Egitto l’Ibis sacro era una specie venerata. Anticamente la stessa divinità Thot prendeva la forma di questa specie e molti esemplari venivano sacrificati, e mummificati  per ingraziarsi il dio. Ne sono stati trovati circa 4 milioni di esemplari imbalsamati. Una perfetta descrizione delle abitudini di questa specie viene raccontata da Eliano , tra il II e il III secolo A.C. che, nel suo “Della natura degli animali” ne parla come di come un uccello molto aggressivo e vorace che cerca ovunque il suo cibo anche tra il sudiciume. Ma se per il cibo non bada a dove lo raccoglie, per l’acqua l’Ibis si disseta da acque limpide e pure.

È quindi una specie onnivora e dannosa per i nostri territori dove minaccia la fauna autoctona inclusi gli altri uccelli Gli Ibis si cibano di tutto quello che trovano nel loro per percorso, inclusi i pulcini delle altre specie e usano il loro lungo becco per sondare il terreno. Probabilmente il loro insediamento nel territorio della laguna e nell'area deltizia è dovuto all’uomo, portato dall’Africa come specie esotica per i giardini privati, hanno finito con l’acclimatarsi dando vita a colonie stabili. Sulle specie invasive, quali l’Ibis sacro, è l’ISPRA ad esprimersi cercando di affrontare il problema, perché di problema si tratta, in quanto possono causare problemi all’uomo sia dal punto di vista della salute che dal punto di vista economico.

 




sabato 1 gennaio 2022

GRANDE SUCCESSO DEL TRADIZIONALE CONCERTO DEL PRIMO DELL’ANNO

Il Primo dell’Anno all’Auditorium San Nicolò in Centro Storico a Chioggia si è tenuto il tradizionale concerto di Capodanno, dopo lo stop dello scorso anno a causa dell’emergenza sanitaria. Il concerto, organizzato dall’Associazione Lirico Musicale Clodiense e da Arteven, prosegue la XXIX Stagione Concertistica Città di Chioggia 2021/2022. Si sono esibiti il Coro Lirico Patavino “G.Verdi” e l’Orchestra “Zarlino” dirette dal Maestro Pietro Perini. Nelle arie liriche si sono esibiti le soprano Marina Bontempelli e Cecilia Tartaro, il tenore Giorgio Casciarri e il baritono Davide Caldera.
In rappresentanza dell’Amministrazione Comunale l’assessore Pier Luigi Serafini. L'affluenza del pubblico è stata limitata dalle disposizioni per le misure anticovid che hanno costretto l’organizzazione a non superare la capienza del 50% di quella prevista. Molti hanno infatti dovuto rinunciare alla splendida serata per la mancanza di posti. D’altronde il Concerto di Capodanno ha sempre riscosso a Chioggia un grande successo, tanto più quest’anno, dopo un anno in cui questo tipo di manifestazioni non si sono potute svolgere. E grande risposta da parte del pubblico che ha partecipato seguendo assorto tutte le liriche e le arie in cui l’orchestra e il coro si sono esibiti, toccando pezzi che definire famosi è limitativo, basti nominare il “Va’ Pensiero” dal Nabucco di Verdi, al “Di quella pira” dal Trovatore, sempre di Verdi, e il “Nessun dorma”dalla Turandot di Puccini e tutte le altre che sono nel patrimonio culturale universalmente conosciuto. Al termine un richiesto bis ha concluso la splendida serata che apre una stagione che si spera possa proseguire seppur nelle limitazioni dovute al covid. Una categoria, quella dei concertisti, che delle restrizioni ha sofferto e continua a soffrire. Gli artisti dello spettacolo per vivere hanno bisogno di esibirsi davanti un pubblico, una necessità non solo economica ma insita nello spirito dell’essere artista, nel voler condividere con il pubblico le proprie emozioni, nel volerle trasmettere, nel regalare momenti di appagamento e nel vedere sorrisi e sentire applausi. Un bisogno che da tempo non può essere soddisfatto se non a regime ridotto. Il covid ha ucciso persone per le conseguenze della malattia ma sta uccidendo altre persone togliendo il lavoro a intere categorie. Categorie che per tornare alla normalità hanno bisogno ancora di molto tempo. Alla domanda “come ti sembra stia partendo questa stagione concertistica” una corista del Coro Lirico Patavino ha risposto: ”con i sassi alle caviglie” descrivendo le difficoltà dovute alle limitazioni attuali che si spera non debbano inasprirsi ulteriormente.