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sabato 1 gennaio 2022

GRANDE SUCCESSO DEL TRADIZIONALE CONCERTO DEL PRIMO DELL’ANNO

Il Primo dell’Anno all’Auditorium San Nicolò in Centro Storico a Chioggia si è tenuto il tradizionale concerto di Capodanno, dopo lo stop dello scorso anno a causa dell’emergenza sanitaria. Il concerto, organizzato dall’Associazione Lirico Musicale Clodiense e da Arteven, prosegue la XXIX Stagione Concertistica Città di Chioggia 2021/2022. Si sono esibiti il Coro Lirico Patavino “G.Verdi” e l’Orchestra “Zarlino” dirette dal Maestro Pietro Perini. Nelle arie liriche si sono esibiti le soprano Marina Bontempelli e Cecilia Tartaro, il tenore Giorgio Casciarri e il baritono Davide Caldera.
In rappresentanza dell’Amministrazione Comunale l’assessore Pier Luigi Serafini. L'affluenza del pubblico è stata limitata dalle disposizioni per le misure anticovid che hanno costretto l’organizzazione a non superare la capienza del 50% di quella prevista. Molti hanno infatti dovuto rinunciare alla splendida serata per la mancanza di posti. D’altronde il Concerto di Capodanno ha sempre riscosso a Chioggia un grande successo, tanto più quest’anno, dopo un anno in cui questo tipo di manifestazioni non si sono potute svolgere. E grande risposta da parte del pubblico che ha partecipato seguendo assorto tutte le liriche e le arie in cui l’orchestra e il coro si sono esibiti, toccando pezzi che definire famosi è limitativo, basti nominare il “Va’ Pensiero” dal Nabucco di Verdi, al “Di quella pira” dal Trovatore, sempre di Verdi, e il “Nessun dorma”dalla Turandot di Puccini e tutte le altre che sono nel patrimonio culturale universalmente conosciuto. Al termine un richiesto bis ha concluso la splendida serata che apre una stagione che si spera possa proseguire seppur nelle limitazioni dovute al covid. Una categoria, quella dei concertisti, che delle restrizioni ha sofferto e continua a soffrire. Gli artisti dello spettacolo per vivere hanno bisogno di esibirsi davanti un pubblico, una necessità non solo economica ma insita nello spirito dell’essere artista, nel voler condividere con il pubblico le proprie emozioni, nel volerle trasmettere, nel regalare momenti di appagamento e nel vedere sorrisi e sentire applausi. Un bisogno che da tempo non può essere soddisfatto se non a regime ridotto. Il covid ha ucciso persone per le conseguenze della malattia ma sta uccidendo altre persone togliendo il lavoro a intere categorie. Categorie che per tornare alla normalità hanno bisogno ancora di molto tempo. Alla domanda “come ti sembra stia partendo questa stagione concertistica” una corista del Coro Lirico Patavino ha risposto: ”con i sassi alle caviglie” descrivendo le difficoltà dovute alle limitazioni attuali che si spera non debbano inasprirsi ulteriormente.

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