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martedì 24 febbraio 2015

GIORNATA DELLA SALUTE: IL DIABETE SI COMBATTE FIN DA BAMBINI

7. Giornata della Salute: il diabete si combatte fin da bambini Meno Tv e Ipad, i bambini devono giocare di più “come una volta” e le scuole devono cercare di far fare ginnastica tutti i giorni L'Ulss di Chioggia ha una maggior prevalenza di diabetici rispetto alle altre Aziende sanitarie del Veneto (6,1 per cento rispetto al 5). Sono quasi cinquemila i pazienti diabetici conosciuti (tra Chioggia, Cavarzere e Cona), a cui si deve aggiungere un terzo di popolazione che non sa di essere malata più quei bambini obesi e in sovrappeso (un 25 per cento) che, se non modificano subito il loro stile di vita, evitando cibi-spazzatura e cominciando a muoversi di più, rischiano di diventare i prossimi diabetici. Ed il problema, pur conosciuto, non sembra facile da arginare e contrastare. Tanto che si arriva persino a coniare nuove definizioni come quello di "diabesita": un nuovo termine inventato dall'OMS per evidenziare come l'obesità sia l'anticamera del diabete. Come dire: se non ci diamo una mossa, rischiamo di ammalarci. Di diabete e obesità, di come prevenirlo e curarlo, ne parleranno gli esperti dell'Ulss 14 venerdì prossimo, 27 febbraio, alle 17.00, presso la sala di attesa del Poliambulatorio dell'Ospedale di Chioggia. I relatori della 7. Giornata della Salute, organizzata dall'Azienda sanitaria clodiense, saranno: il primario di Medicina Angelo Boscolo Bariga, il responsabile del Servizio di Diabetologia Andrea Nogara, la referente del progetto "Okkio alla Salute" Laura Zadra, la dietista Flavia Pipinato, l'infermiera Silvia Di Benedetto e la presidente dell'associazione diabetici Fand Maria Teresa Marangon. "I malati di diabete ci sono - ha dichiarato il dottor Bariga - ma sicuramente l'alta prevalenza del diabete a Chioggia va anche spiegata dalla buona attenzione che diamo alla diagnosi. In questa Ulss è ormai consolidata la collaborazione tra medici ospedalieri e quelli del territorio, ovvero i medici di famiglia, coloro che ci segnalano i soggetti a rischio ma che ci aiutano anche a seguire quei casi di diabete di tipo 2 meno gravi". Una malattia silente, il diabete, che spaventa ed è pericolosa perché pian piano intacca e fa ammalare tutti gli organi vitali del nostro corpo. "E' la prima causa di cecità - ha spiegato Bariga - e di insufficienza renale, inoltre il diabete aumenta da due a quattro volte la possibilità di ictus e infarto, ed è la prima causa di amputazione di arto". Prevenire è meglio che curare, se correggiamo subito i cattivi stili di vita, sarà come prendere una buona medicina. "Mangiare cibi sani - ha aggiunto Bariga - e fare attività fisica regolarmente permette di ridurre del 60 per cento il rischio di ammalarsi di diabete. Questo modello di vita deve essere promosso già in giovane età, a partire dai bambini. Quindi: meno televisione e Ipad, facciamoli correre e giocare come si faceva una volta". In questa direzione va l'appello alle famiglie, all'amministrazione e alla scuola. "Come sanitari - ha concluso il primario di Medicina insieme al direttore sanitario Luca Sbrogiò - invitiamo la scuola a fare ogni sforzo possibile per individuare le modalità per aumentare l'attività motoria dei giovani per esempio attivando i pedibus (percorsi pedonali casa-scuola) o attingendo dai fondi europei resi disponibili per incrementare le ore curriculari di ginnastica. Chiediamo collaborazione all’amministrazione comunale perché promuova sempre più spazi verdi e continui nella direzione delle piste ciclabili. Infine, ci rivolgiamo ai genitori, il primo esempio per questi ragazzi: ricordiamo a mamma e papà, infatti, che la prima prevenzione si fa a casa propria dando l’esempio e stimolando il proprio bambino a muoversi, giocando il più possibile all’aperto e praticando sport, quello che più preferisce”.

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