concerto finale del festival "Musica in laguna d'arte", che si terrà VENERDI' 2 ottobre con inizio dalle ore 21.15, all'auditorium di calle San Nicolò in Chioggia.
Si esibiranno il pianista Lorenzo Meo e la violinista Anastasiya Petryshak, in un repertorio di autori francesi: Debussy, Fauré, Ravel.
Maggiori dettagli nel documento allegato, assieme a un'immagine che ritrae i due artisti.
Biglietto d'ingresso: 5 euro.
Note al programma
«Nelle mani di chi cadrà il futuro della musica francese?» si domandava Debussy nei mesi in cui
componeva la Sonata per violino e pianoforte: era l’ottobre del 1916, la Grande Guerra
imperversava in Europa e alle porte di Parigi e il compositore chiese ripetutamente di arruolarsi.
Ma le sue condizioni di salute non glielo permisero – morì un anno dopo – perciò si concentrò sulla
musica, sperando che potesse prendere idealmente il posto di una sua attiva partecipazione al
conflitto. Non volle comporre musica ‘impegnata’, bensì un omaggio ai secoli d’oro della musica
francese, su modello di Rameau e di Couperin. Delle Sonate per diversi strumenti che aveva
intenzione di comporre, riuscì però a portarne a compimento solo tre: tra queste, la Sonata per
violino e pianoforte. Le firmò «Claude Debussy, musicien français», a sottolineare il suo impegno
nazionale.
«Eri raggiante come un cielo illuminato dall’aurora. /Mi chiamavi, e lasciavo la terra/Per fuggire
con te verso la luce;/per noi i cieli schiudevano le nubi». Sono alcuni versi della poesia romantica e
sognante di un anonimo italiano che ispirò Après un rêve, una delle perle del repertorio per voce e
pianoforte di Gabriel Fauré. È il primo numero di una raccolta di tre brani, l’op. 7, composti tra il
1870 e il 1878 e sarà proposto nella trascrizione per violino e pianoforte.
Secondo Maurice Ravel violino e pianoforte sono «due strumenti essenzialmente incompatibili»,
per questo forse la composizione della sua Sonata fu lunga e laboriosa. I primi abbozzi risalgono al
1923, ma la stesura definitiva fu portata a termine solo nel 1927, dopo numerosi ripensamenti. Ne
nacque un brano dalla netta indipendenza delle parti del violino e del pianoforte, nel quale si ha
quasi l’impressione che ciascuno strumento suoni solo per sé, se non uno contro l’altro. Non
mancano momenti virtuosistici e ritmi jazz.
Quasi contemporaneamente alla Sonata, Ravel lavorò anche a un’altra composizione per violino e
pianoforte, la rapsodia da concerto Tzigane. Al contrario della Sonata, la compose quasi di getto – la
prima esecuzione avvenne già nel 1924 a Londra – e lasciandosi ispirare dalle melodie e dai ritmi
della tradizione musicale gitana non solo rivisitò la forma della rapsodia che Liszt aveva
ampiamente collaudato, ma creò anche un brano dichiaratamente virtuosistico, cavallo di battaglia
dei più grandi violinisti al pari dei Capricci di Paganini.
mercoledì 30 settembre 2015
VENERDI' h 21.15 CONCERTO FINALE DEL FESTIVAL " MUSICA IN LAGUNA D'ARTE "
concerto finale del festival "Musica in laguna d'arte", che si terrà VENERDI' 2 ottobre con inizio dalle ore 21.15, all'auditorium di calle San Nicolò in Chioggia.
Si esibiranno il pianista Lorenzo Meo e la violinista Anastasiya Petryshak, in un repertorio di autori francesi: Debussy, Fauré, Ravel.
Maggiori dettagli nel documento allegato, assieme a un'immagine che ritrae i due artisti.
Biglietto d'ingresso: 5 euro.
Note al programma
«Nelle mani di chi cadrà il futuro della musica francese?» si domandava Debussy nei mesi in cui
componeva la Sonata per violino e pianoforte: era l’ottobre del 1916, la Grande Guerra
imperversava in Europa e alle porte di Parigi e il compositore chiese ripetutamente di arruolarsi.
Ma le sue condizioni di salute non glielo permisero – morì un anno dopo – perciò si concentrò sulla
musica, sperando che potesse prendere idealmente il posto di una sua attiva partecipazione al
conflitto. Non volle comporre musica ‘impegnata’, bensì un omaggio ai secoli d’oro della musica
francese, su modello di Rameau e di Couperin. Delle Sonate per diversi strumenti che aveva
intenzione di comporre, riuscì però a portarne a compimento solo tre: tra queste, la Sonata per
violino e pianoforte. Le firmò «Claude Debussy, musicien français», a sottolineare il suo impegno
nazionale.
«Eri raggiante come un cielo illuminato dall’aurora. /Mi chiamavi, e lasciavo la terra/Per fuggire
con te verso la luce;/per noi i cieli schiudevano le nubi». Sono alcuni versi della poesia romantica e
sognante di un anonimo italiano che ispirò Après un rêve, una delle perle del repertorio per voce e
pianoforte di Gabriel Fauré. È il primo numero di una raccolta di tre brani, l’op. 7, composti tra il
1870 e il 1878 e sarà proposto nella trascrizione per violino e pianoforte.
Secondo Maurice Ravel violino e pianoforte sono «due strumenti essenzialmente incompatibili»,
per questo forse la composizione della sua Sonata fu lunga e laboriosa. I primi abbozzi risalgono al
1923, ma la stesura definitiva fu portata a termine solo nel 1927, dopo numerosi ripensamenti. Ne
nacque un brano dalla netta indipendenza delle parti del violino e del pianoforte, nel quale si ha
quasi l’impressione che ciascuno strumento suoni solo per sé, se non uno contro l’altro. Non
mancano momenti virtuosistici e ritmi jazz.
Quasi contemporaneamente alla Sonata, Ravel lavorò anche a un’altra composizione per violino e
pianoforte, la rapsodia da concerto Tzigane. Al contrario della Sonata, la compose quasi di getto – la
prima esecuzione avvenne già nel 1924 a Londra – e lasciandosi ispirare dalle melodie e dai ritmi
della tradizione musicale gitana non solo rivisitò la forma della rapsodia che Liszt aveva
ampiamente collaudato, ma creò anche un brano dichiaratamente virtuosistico, cavallo di battaglia
dei più grandi violinisti al pari dei Capricci di Paganini.
martedì 29 settembre 2015
DOPO TANTI VANDALISMI PARTONO GLI INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE DELLA PASSEGGIATA SUL LUSENZO
passeggiata sul Lusenzo - veduta aerea
Partono gli interventi di riqualificazione della passeggiata del Lusenzo. Entro la prossima settimana inizieranno i lavori di riqualificazione e di sistemazione della pavimentazione dell'itinerario panoramico che circonda la laguna del Lusenzo.
“La passeggiata ciclo - pedonale del Lusenzo è una delle bellezze della nostra città, un circuito naturalistico sportivo valorizzato dai turisti e molto utilizzato dai cittadini, spesso purtroppo oggetto di atti vandalici – rileva l'assessore ai lavori pubblici, Riccardo Rossi – Interveniamo dapprima per garantire la messa in sicurezza della passeggiata, un lavoro molto dispendioso e particolare che deve essere effettuato manualmente. Gradualmente, a più riprese contiamo di sistemare e riqualificare l'intero anello”.
In primo luogo verranno sistemati i marciapiedi sconnessi in porfido, nei tratti maggiormente a rischio. Contemporaneamente una seconda ditta interverrà a tampone sulle aree della pavimentazione in trachite maggiormente danneggiate, in particolar modo nei punti, come all'Isola dell'Unione, in cui le piastre risultano completamente divelte.
L'intervento complessivo, che ha un costo di circa 48 mila euro, si concluderà entro la fine di Novembre.
Laguna del Lusenzo ripresa da sud
sabato 26 settembre 2015
MANGIARE PESCE FA BENE AL CUORE: UN'INDAGINE SCIENTIFICA COINVOLGERA' 200 PESCATORI
Quando mangiar pesce fa bene al cuore, al via un’indagine scientifica dell’Ulss 14
La ricerca coinvolgerà 200 pescatori e verrà eseguita con il contributo della Fondazione della Pesca di Chioggia
Mangiar pesce, soprattutto quello azzurro, fa bene al cuore. Lo vuole dimostrare una indagine che l’Ulss 14 (Medicina, Cardiologia, Laboratorio Analisi), con la collaborazione e il contributo della Fondazione della Pesca, sta per avviare su circa 200 pescatori chioggiotti. L’iniziativa prende spunto da una prima ricerca del 1995, realizzata dall’allora professor Felice Federico Casson, poi confluita in un convegno dal titolo “Primo convegno nazionale, salute e sicurezza nella pesca”, con la quale si aveva appurato come i pescatori residenti a Chioggia mangiassero spesso pesce, tanto che lo confermava l’alta presenza nel loro sangue di acidi Omega-3 che, come è risaputo, sono un toccasano per la salute del cuore. Questa prima indagine era stata eseguita su un campione di 102 pescatori che venivano messi a confronto con una popolazione di 109 cittadini, che per quella occasione erano gli stessi dipendenti dell’Azienda Ulss. “Non esisteva prima di allora – ha spiegato Angelo Boscolo Bariga, primario di Medicina a Chioggia – una indagine di quel tipo a livello mediterraneo.
Le uniche fatte, risultavano per zone come la Groenlandia, l’Alaska, la Norvegia e la Svezia, tanto per fare degli esempi”. Vent’anni fa non esistevano le strumentazioni diagnostiche che si hanno ora, come l’ecocardiografo o il ecodoppler, ecco perché la prima ricerca si era fermata ad un primo livello, quello che provava solamente come i nostri pescatori e gli stessi abitanti di Chioggia, facessero gran consumo di pesce. “Oggi – ha continuato il primario di Cardiologia Roberto Valle – grazie ai nuovi macchinari che abbiamo a disposizione e alla collaborazione con l’Università di Padova, possiamo completare l’indagine promossa vent’anni fa dal professor Casson: quindi non solo confermare che i nostri pescatori mangiano tanto pesce, ma dimostrare anche gli effetti positivi degli acidi Omega-3 come protezione dalle malattie cardiovascolari”. Un’operazione resa possibile grazie al contributo economico di 24mila euro della Fondazione della Pesca. “La nuova indagine “La salute dei pescatori”, che partirà a breve per concludersi in circa sei mesi, coinvolgerà circa 200 pescatori con una popolazione di confronto, questa volta rappresentata dai donatori di sangue, che rappresentano un campione della popolazione generale”, ha precisato il primario del Laboratorio Gianluca Gessoni. Lo studio si baserà su un’anamnesi alimentare e sugli stili di vita in generale: saranno studiati i grassi nel sangue, lo spessore interno dell’arteria carotide (indicatore della aterosclerosi), lo stato di salute di ciascun pescatore (se è diabetico o meno, se fuma o beve), si valuteranno il numero dei pasti di pesce che solitamente vengono consumati da ciascun partecipante alla ricerca. “L’obiettivo finale – ha concluso il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben – è promuovere la cultura della prevenzione che va a braccetto con i corretti stili di vita e, quindi, anche con il mangiar sano. Il pesce, in quanto ricco di acidi Omega-3, deve rientrare tra gli alimenti prediletti della nostra dieta”.
la foto di gruppo con i rappresentanti della Fondazione della Pesca di Chioggia, il direttore sanitario della Ulss 14 Sbrogiò, il primario di Medicina Bariga e il primario di Cardiologia Valle (sullo sfondo il ritratto del prof. Casson).
Le uniche fatte, risultavano per zone come la Groenlandia, l’Alaska, la Norvegia e la Svezia, tanto per fare degli esempi”. Vent’anni fa non esistevano le strumentazioni diagnostiche che si hanno ora, come l’ecocardiografo o il ecodoppler, ecco perché la prima ricerca si era fermata ad un primo livello, quello che provava solamente come i nostri pescatori e gli stessi abitanti di Chioggia, facessero gran consumo di pesce. “Oggi – ha continuato il primario di Cardiologia Roberto Valle – grazie ai nuovi macchinari che abbiamo a disposizione e alla collaborazione con l’Università di Padova, possiamo completare l’indagine promossa vent’anni fa dal professor Casson: quindi non solo confermare che i nostri pescatori mangiano tanto pesce, ma dimostrare anche gli effetti positivi degli acidi Omega-3 come protezione dalle malattie cardiovascolari”. Un’operazione resa possibile grazie al contributo economico di 24mila euro della Fondazione della Pesca. “La nuova indagine “La salute dei pescatori”, che partirà a breve per concludersi in circa sei mesi, coinvolgerà circa 200 pescatori con una popolazione di confronto, questa volta rappresentata dai donatori di sangue, che rappresentano un campione della popolazione generale”, ha precisato il primario del Laboratorio Gianluca Gessoni. Lo studio si baserà su un’anamnesi alimentare e sugli stili di vita in generale: saranno studiati i grassi nel sangue, lo spessore interno dell’arteria carotide (indicatore della aterosclerosi), lo stato di salute di ciascun pescatore (se è diabetico o meno, se fuma o beve), si valuteranno il numero dei pasti di pesce che solitamente vengono consumati da ciascun partecipante alla ricerca. “L’obiettivo finale – ha concluso il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben – è promuovere la cultura della prevenzione che va a braccetto con i corretti stili di vita e, quindi, anche con il mangiar sano. Il pesce, in quanto ricco di acidi Omega-3, deve rientrare tra gli alimenti prediletti della nostra dieta”.
la foto di gruppo con i rappresentanti della Fondazione della Pesca di Chioggia, il direttore sanitario della Ulss 14 Sbrogiò, il primario di Medicina Bariga e il primario di Cardiologia Valle (sullo sfondo il ritratto del prof. Casson).
giovedì 24 settembre 2015
Tutto Tegnue Serata video Venerdì 2 ottobre 2015 - ore 20:30
martedì 22 settembre 2015
IL RADICCHIO DI CHIOGGIA IGP AL MACFRUIT DI RIMINI 2015
Per
quest'ultimo, oltre a quotazioni più basse, si registrano rese per ettaro intorno ai 50 quintali rispetto ad
una produzione media che può raggiungere i 250-280 q/h, quindi con fatturati insufficienti a coprire i
costi; ma anche per il radicchio che non ha subito l’evento calamitoso si registrano rese quantitative
inferiori, a causa della stagione estiva caldissima. Le prospettive nell’immediato proseguo della raccolta
non dovrebbero cambiare, pertanto anche nel mese di ottobre sono attesi quantitativi minori di radicchio
tondo, mentre nei mesi successivi si dovrebbe gradualmente raggiungere ad una produzione in linea con
le annate precedenti».
mercoledì 16 settembre 2015
PRIMO GIORNO DI SCUOLA, VISITA AI RAGAZZI DEL NUOVO CORSO ENOGASTRONOMICO AL CESTARI
Primo giorno di scuola, visita ai ragazzi del nuovo corso enogastronomico - alberghiero del Cestari-Righi. Questa mattina il sindaco Casson e il vicesindaco De Perini si sono recati in visita alla scuola secondaria di secondo grado Cestari – Righi nel giorno dell'avvio del nuovo corso quinquennale “servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” e dell'anno scolastico, come simbolo di tutti gli istituti del territorio.
“Abbiamo voluto salutare l'apertura dell'anno scolastico con i ragazzi del nuovo corso enogastronomico - alberghiero – commenta il sindaco Giuseppe Casson – L'indirizzo avviato è un arricchimento notevole per la nostra città e risponde ad un bisogno reale in ambito formativo per il settore turistico, offrendo nuove prospettive all'intero comparto. La scuola è un pilastro della nostra cultura, luogo di formazione e di educazione dei cittadini di domani a fianco delle famiglie. Auguriamo a questi ragazzi e a tutti gli alunni, studenti, agli insegnanti e al personale dei vari comprensori, che oggi iniziano questa avventura, buon inizio e buon lavoro”.
“Con grande soddisfazione oggi inauguriamo simbolicamente l'apertura di un nuovo percorso formativo, che allarga la gamma delle proposte didattiche in città – dichiara il vicesindaco e assessore all'istruzione, Luigi De Perini – Si tratta di una vera e propria sfida culturale, frutto di un lavoro condiviso che dimostra un'attenzione diversa e completa nei confronti del settore turistico, perché il vero cambiamento può essere governato, non solo attraverso azioni rivolte al mondo economico ed imprenditoriale, ma offrendo le opportune attrezzature conoscitive e professionali al territorio stesso. Da questo percorso usciranno delle professionalità diplomate di alto livello, per offrire una risposta alle richieste degli imprenditori e agli stessi utenti interessati, costretti finora per accedere a questo ambito formativo, a spostarsi fuori sede”.
A chiusura della breve cerimonia, il dirigente scolastico Antonella Zennaro ha accompagnato gli amministratori a visitare le aule e le classi del Righi. Il vicesindaco inoltre ha proposto di indire un nuovo censimento di tutti gli studenti laureati e diplomati, in questo campo, con cui effettuare una giornata di studio e di approfondimento. Nelle prossime settimane il primo cittadino si recherà in visita per un saluto negli altri istituti comprensivi del territorio.
lunedì 14 settembre 2015
GRANDE FESTA ALL'ISTITUTO CASSON PER I 101 ANNI DI NONNA ANGELA
Cè stata una grande festa nel pomeriggio di martedì 8 settembre al Centro Servizi Anziani “F.F.Casson” di Sottomarina per la signora Angela Perini, che ha raggiunto il traguardo dei 101 anni. La festa è iniziata alle ore 15.30 presso la residenza Arcobaleno. Angela è stata accolta calorosamente dai numerosi ospiti, familiari, operatori che hanno partecipato all’evento. Ad animare la festa ci ha pensato il chitarrista Moreno, che ha suonato le canzoni appartenenti al repertorio della musica popolare, tanto gradita agli ospiti della residenza. La festeggiata ha apprezzato altresì gli auguri espressi dal vicesindaco di Chioggia Luigi De Perini e dal direttore della struttura Daniele Roccon, che hanno brindato in suo onore. Infine è stata data lettura di una poesia a lei dedicata dall’educatrice del reparto e le è stato consegnato un regalo: una collana per la recita del S. Rosario.

domenica 6 settembre 2015
UNA VELA DI SOLIDARIETA' alla darsena PORTO SAN FELICE -
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