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lunedì 28 novembre 2016

MAX GIUSTI AL TEATRO DON BOSCO, DUE ORE DI COMICITÀ E KARAOKE


La folla delle grandi occasioni ha assistito venerdì 25 novembre all'ouverture della stagione teatrale di Chioggia (al cinema Don Bosco, nell'attesa dell'Astra che si protrae quanto quella di Godot), ospite Max Giusti e i suoi "Pezzi da 90". Chi attendeva le imitazioni che lo hanno reso noto al pubblico televisivo -Califano, Malgioglio- ha dovuto aspettare fino alla fine del lungo one man show, con il resistente mattatore che, memore della scuola romana di Alberto Sordi e Gigi Proietti, ha sciorinato le proprie doti fra repertorio, stand-up e karaoke. Qualche battuta su Chioggia, simpatiche prese in giro a tre o quattro spettatori scelti a caso, lo spettacolo ha preso il via con un giro d'Italia in musica e le considerazioni sul rapporto tra genitori (anche i propri, dell'artista) e figli. Le canzoni dallo Zecchino d'Oro al Billionaire, cantate e applaudite a ritmo dalla platea e dalla galleria, sono state inframmezzate da blande critiche televisive, i cui tempi tecnici e veloci sono stati rispettati sul palco. Saranno stati contenti gli appartenenti alle generazioni degli anni Settanta e Ottanta -mai si erano visti gli habitué dei Salesiani cantare in coro la sigla di Jeeg Robot più che le orazioni liturgiche a memoria- e i fan del comico in generale, il cui capolavoro di giornata resta l'imitazione video di Francesco De Gregori in stile Oblivion che gioca-jouer come Cecchetto.
Prossimo appuntamento con "Acque altre", giovedì 1° dicembre con l'edizione di Romeo e Giulietta rivista dalla compagnia Lo Stivalaccio nella chiave della Commedia dell'Arte.

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