Buona partecipazione ieri sera al Park Hotel per la presentazione del volume di Magdi Cristiano Allam, “Il Corano senza veli”, organizzato da Il Circolo Veneto con Beniamino Boscolo. Il giornalista di origine egiziana ha spaziato a vasto raggio attorno alle questioni che investono l'immigrazione, partendo dai fatti di cronaca, ovvero ciò che è accaduto negli scorsi due giorni in regione Lombardia: «Quando Attilio Fontana -candidato leghista alla presidenza della Regione- ha evocato le parole “razza bianca” è stato automaticamente condannato come razzista», ha detto Allam. Che ha proseguito: «Siamo in una fase avanzata nella decadenza della civiltà, dove si interviene per vietare l'uso di alcune parole. Ma l'articolo 3 della Costituzione cita l'esistenza di razze, quando afferma i diritti “senza differenza di razza”. La moderna antropologia genetica dice sì che il dna delle persone è sostanzialmente identico, e questo fatto supera il concetto di razza; ma l'obiettivo di chi vuole eliminare l'uso della parola è eliminare le differenze che ci sono tra persone che appartengono a paesi, culture, religioni, civiltà diverse. Questa diversità è parte integrante della nostra realtà e della nostra ricchezza. Si vuole eliminare anche l'uso della parola clandestino, che è invece un concetto giuridico esistente. Questo scardina le fondamenta dell'umanità per omologare, omogeneizzare all'insegna del meticciato, abbattendo frontiere, identità nazionali e locali».
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