La richiesta di un'area pubblica per lo svago dei cani e di altri piccoli animali, suffragata da oltre 1100 firme e presentata nei giorni scorsi da Laura Doria e da altre attiviste al vicesindaco Veronese, trova i primi ostacoli. Un'analoga petizione di segno uguale e contrario chiede che venga impedita la realizzazione di questa ipotesi nel parco di via Nicolò Zeno a Sottomarina: «Ogni mattina e pomeriggio c'è mediamente una decina di cani liberi a zonzo per il giardino, allo scopo di espletare i propri bisogno», dicono i proponenti. «Non ci sembra corretto portare i cani a fare i bisogni là dove potrebbero giocare dei bambini: anche se raccolgono le deiezioni, la pipì rimane comunque nel terreno. E nessuna mamma porterebbe i propri figli a giocare in questo parco». Oltretutto -scrivono i firmatari- «non si riesce neanche ad entrare perché i cani corrono incontro senza guinzaglio nè museruola: c'è chi ne ha paura, e si spaventa».
Lo scorso sabato 27 gennaio, nel primo pomeriggio, i sostenitori di questa tesi si sono ritrovati al parco di via Zeno per chiedere il ripristino della legalità, ovvero di interdire l'uso del parco ai cani privi di guinzaglio: nessun segnale dall'amministrazione comunale, lamentano i sottoscrittori, dopo che era stata da loro avvertita anche nei mesi scorsi attraverso gli uffici di SST e del settore Urbanistica. I residenti di via Nicolò Zeno e limitrofe chiedono venga applicato lo stesso regime degli altri parchi pubblici cittadini, con l'obbligo civico della raccolta delle deiezioni e il reinserimento di panchine e giostre. L'invito rivolto agli amanti degli animali è di servirsi della struttura attrezzata a Brondolo ("Gli amici del parco") e di una zona libera a Borgo San Giovanni: «Non c'è possibilità di confronto con persone che non conoscono il senso civico», concludono amareggiati i genitori.
Nessun commento:
Posta un commento