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martedì 26 febbraio 2019

FORTE SAN FELICE SARÀ VISITABILE COI NUOVI INTERVENTI IL 23 E 24 MARZO NELL'AMBITO DELLE GIORNATE DI PRIMAVERA DEL F.A.I.

Riprenderanno sabato 23 e domenica 24 marzo le visite guidate al Forte San Felice, a cura dei volontari del relativo comitato. L'occasione è data dalle Giornate di Primavera del FAI, il Fondo per l'Ambiente Italiano che sta finanziando parte dei necessari interventi di sistemazione alla struttura sviluppatasi nei secoli. «Vogliamo ripetere il successo dello scorso anno - dice Erminio Bibi, portavoce del comitato - con le visite curate dagli allievi dell'istituto Cestari, che saranno formati quali aspiranti ciceroni. Lo scorso anno gli studenti hanno dato una bellissima prova di impegno e capacità, altrettanto crediamo faranno quelli di quest’anno, una ventina, sotto la guida appassionata della loro professoressa Federica Bordone».
Le visite, le cui modalità operative verranno rese note per tempo, saranno anche l’occasione per vedere realizzati i primi (seppur limitati) interventi finanziati proprio da FAI e Comune, specie con l’eliminazione della vegetazione infestante di un tratto di bastione e la realizzazione del belvedere che permette una suggestiva visione della laguna verso Chioggia. I percorsi di visita, sempre all’esterno degli edifici, ne risultano migliorati, anche con l'affissione dei primi cartelloni.
Oltre alle Giornate di Primavera, ci saranno in primavera ed estate altre possibilità per visitare il Forte: su impulso del comitato, il Comune ha richiesto l’autorizzazione per un programma di visite sabato 11 maggio, poi il 15 giugno, il 6 luglio, il 7 e il 21 settembre. Alcune scuole poi, sempre in collaborazione con il comitato, hanno in programma di chiedere l’autorizzazione alle visite per i propri allievi in orario scolastico.
Il sigillo pubblico al passaggio di consegna di gran parte del Forte dal Ministero della Difesa a quello delle Infrastrutture è avvenuto il 28 novembre con la presenza a Chioggia della Ministra della Difesa Elisabetta Trenta, ed è stato necessario al fine di iniziare l'opera di recupero da parte del Provveditorato alle Opere Pubbliche, che utilizza 7 milioni dei fondo di compensazione del MOSE. I primi lavori di tale stralcio non sono tuttavia ancora partiti, ma sono imminenti: l’apertura di cantieri avrebbe anzi potuto -forse- comportare l’esclusione delle visite al Forte, ma il comitato ha chiesto che i percorsi per i visitatori potessero aver luogo, eventualmente con alcuni limiti in conseguenza di cantieri aperti.
«Troppo forte - conclude Bibi - la richiesta da parte dei cittadini di Chioggia e dei turisti per visitare questo patrimonio, specie dopo essere stato oggetto di ampia attenzione da parte dei media. Così tutti gli enti del tavolo tecnico che presiede all’attuazione del protocollo d’intesa sul Forte sono stati d’accordo sull'autorizzazione».

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