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martedì 27 ottobre 2015

FUMI? RISCHI DI AMMALARTI DI BRONCHITE CRONICA OSTRUTTIVA...

Chi fuma rischia di ammalarsi di BPCO: nella Ulss 14 mille pazienti Al via la 12. Giornata della Salute “Respirare è vivere. Prevenzione, diagnosi, terapie delle malattie respiratorie” “Fumi? Rischi di ammalarti di bronchite cronica ostruttiva (BPCO). Continui a fumare, anche se ammalato? Rischi che la malattia si aggravi a tal punto che sarai costretto a sottoporti a ossigenoterapia 24 ore su 24”. E’ con questo messaggio che lo pneumologo Lucio Michieletto lancia il tema della prossima Giornata della Salute dell’Ulss 14 “Respirare è vivere. Prevenzione, diagnosi, terapie delle malattie respiratorie”, organizzata presso il Poliambulatorio dell’Ospedale di Chioggia, venerdì 30 ottobre a partire dalle ore 17.00. “Le malattie respiratorie – ha evidenziato il medico – sono molto frequenti, tanto che rappresentano la terza causa di malattie in Italia e sono la prima causa di accesso dal proprio medico di famiglia: in questa Ulss registriamo circa un migliaio di pazienti affetti da bronchite cronica ostruttiva”. Le malattie respiratorie più diffuse sono la BPCO e l’Asma bronchiale, che insieme colpiscono un’ampia fascia di popolazione, dal giovanissimo fino all’anziano. “Si tratta di patologie trasversali – ha ricordato Michieletto – che hanno un costo sociale elevatissimo, e che per la maggior parte potrebbero essere prevenibili”. In particolar modo, la BPCO è correlata al fumo di sigaretta: chi fuma, anche una sola sigaretta al giorno, ha il 50 per cento di probabilità di ammalarsi di bronchite cronica ostruttiva. E non solo. “Chi fuma vive di meno – ha evidenziato Ermanno Margutti, direttore del Ser.D dell’Ulss 14 – e perde anche dieci anni di vita in buona salute”. Secondo lo studio Passi (sistema di sorveglianza e di studio sui temi sanitari) del 2013, nel territorio dell’Ulss 14 fuma il 24 per cento della popolazione: a fumare sono sempre più gli uomini (26 per cento) rispetto alle donne (21 per cento); le donne fumatrici però aumentano di un 2 per cento ogni tre anni. Il 26 per cento dei fumatori è un forte fumatore, vale a dire che fuma più di un pacchetto di sigarette al giorno. “Tutti i fumatori sopra ai 40 anni – ha consigliato lo pneumologo – dovrebbero fare una spirometria. Un esame semplicissimo, indolore e ripetibile che permette in tempo reale di capire se i polmoni godono o meno di buona salute”. Se la BPCO colpisce soprattutto gli over 50, l’asma è una malattia giovanile. Ad accorgersi per prima che qualcosa non va bene nel proprio bambino è la mamma che sente un fischiettio mentre dorme e nota che anche da sveglio fatica a respirare. Si tratta anche questa di una malattia che, se diagnosticata presto, ha cure farmacologiche molto valide che consentono una vita normale. “Per i bambini malati di asma – ha concluso Michieletto – a fianco alla terapia farmacologica c’è lo sport, quello aerobico, che aiuta tantissimo anche a tenere sotto controllo le crisi acute”. “Il fumo “fammale” (campagna ministeriale contro il tabagismo): educhiamo fin da piccoli i nostri bambini a non fumare – ha dichiarato il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben, ideatore delle Giornate della Salute a Chioggia e a Mestre – e per farlo dobbiamo tutti noi impegnarci nel dare il buon esempio. Solo così, spegnendo noi per primi la sigaretta, anche nelle aree esterne e non solo all’interno di aree abitative, potremmo davvero contrastare il fumo. Inoltre ricordiamoci di sottoporci alla vaccinazione antinfluenzale, un presidio fondamentale per contrastare i mali di stagione che permette anche di evitare complicanze in soggetti già fragili”.

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