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lunedì 28 gennaio 2019

INSTALLATA NEL SELCIATO DI PIAZZA POLIUTO PENZO LA PIETRA D'INCIAMPO A MEMORIA DI GUIDO LIONELLO, DEPORTATO MORTO A DACHAU

Erano le 9 di stamane quando Gunter Demnig, artista tedesco che vent’anni fa lanciò le Pietre d’Inciampo a memoria dei deportati nei lager nazisti, ha installato il cubetto di porfido di 10 cm per 10 in piazzale Poliuto Penzo -tra la riva del canal Lombardo e calle Campanile Duomo- per commemorare Guido Lionello, antifascista chioggiotto che ha concluso i suoi giorni nel campo di concentramento di Dachau il 22 maggio 1945.
La cerimonia alla presenza del sindaco Alessandro Ferro, dell’assessora alla cultura Isabella Penzo, delle autorità militari e delle associazioni d’arma. Il vicepresidente dell’ANPI Enrico Veronese ha ripercorso i tratti salienti della biografia di Lionello, nato in quel piccolo campo nel 1901 dalla famiglia di un pescatore anarchico: il giovane Guido si imbarcò nelle navi mercantili fino a disertare il servizio di leva sotto il regime fascista, rifugiandosi dapprima negli Stati Uniti poi in Jugoslavia, Austria, Svizzera, Francia e partecipando alla guerra di Spagna nelle Brigate repubblicane internazionali.
Arrestato dalla polizia collaborazionista francese, avrebbe dovuto essere estradato nel luglio 1943, ma il crollo del fascismo e la fine dell’alleanza con Hitler lo inviarono ai campi di sterminio, dove morì stremato a meno di un mese dalla fine delle ostilità. Il sindaco e l’ANPI, l’associazione dei partigiani promotrice dell’iniziativa, hanno omaggiato Demnig di volumi fotografici aventi a tema la città e la laguna, prima del suo viaggio verso il Friuli Venezia Giulia per installare altre Pietre d’Inciampo.

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