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venerdì 14 giugno 2019

IN 250 ALLA CHIESA DI SANTA CATERINA PER MASSIMO CACCIARI E LE IMMAGINI RIVELATRICI DI MARIA

Non è bastata tutta la capienza della chiesa di Santa Caterina, compresi i gradini degli altari, il coro e la balaustra dell'organo, per contenere le oltre 250 persone accorse, in un caldo venerdì pomeriggio, ad ascoltare Massimo Cacciari conferenziare dell'immagine mariana nell'arte e nella teologia. Gli organizzatori di Chioggia Incontra, ovvero l'associazione Il Fondaco, hanno dovuto provvedere allestendo una platea di sedie fuori dal sagrato, presto coperte da chi è arrivato con un filo di ritardo -ma comunque in anticipo rispetto alla convocazione delle ore 18- e si è dovuto accontentare dell'ascolto tramite le casse. Per una volta l'auditorium non era disponibile, dal momento che doveva rimanere di servizio alle contrade e ai figuranti del concomitante Palio della Marciliana.

A dialogare col filosofo è stato Carlo Alberto Tesserin, decano della politica locale e primo Procuratore di San Marco, che ha provato a stimolare l'ex sindaco di Venezia attorno ai temi per i quali è più noto al grande pubblico anche televisivo, ovvero la situazione nazionale e la riforma del sistema partitico, anche con un "gancio" sulla «mancanza di qualità politica a Venezia che ne determina un ruolo ridotto in Italia», ma il polemista ha schivato l'invito occupandosi solo di "Generare Dio", il volume scritto due anni fa per i tipi del Mulino e vertice della collana "Pensare per immagini" da egli stesso fondata. Il discorso di Cacciari ha preso le mosse da un dipinto di Andrea Mantegna che campeggia sulla copertina del volume, per dimostrare come «i pittori abbiano compreso la reale funzione di Maria nella relazione tra Dio e il logos che si fece carne, ovvero Cristo»: una dissertazione mariologica di un'ora che, nonostante il caldo, non è scorsa in modo pesante ma anzi assai comprensibile nonostante le alte vette.
La Madonna contemporanea, quasi coetanea del Cristo, "crocifissa" assieme a suo figlio, e prima ancora giovane di Nazareth e afflitta ai piedi del Calvario sono state l'oggetto della speculazione cacciariana, conclusa con l'acquisto delle copie dei saggi e qualche foto con il pubblico all'esterno. Venerdì e sabato prossimi gli ultimi due appuntamenti di Chioggia Incontra all'auditorium, entrambi alle ore 21, rispettivamente con Ottavia Piccolo e Antonia Arslan, che racconterà il genocidio armeno.

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