"LA LOGICA DELLA MANTIDE", IL PRIMO ROMANZO DI PIERLUCA DONIN, PRESENTATO IERI A PALAZZO GRASSI IN CHIOGGIA

Un manoscritto, un contrattempo, una ragazza di nome Elsa, una città ed i suoi strani abitanti, un padre, la predestinazione, e soprattutto il caso sono gli elementi de "La logica della mantide", il primo romanzo pubblicato da Pierluca Donin per i tipi di LiS Edizioni, presentato ieri pomeriggio nella cornice di palazzo Grassi in Chioggia nell'arco della rassegna Cèlibri curata dalla biblioteca Sabbadino con Stefano Spagnolo.

Il direttore di Arteven ha intrattenuto una platea numericamente soddisfacente, analizzando i tratti del volume e la scelta di alcuni caratteri, assieme a considerazioni sulla parità di genere che prendono le mosse dal movimento #MeToo e dal battage mediatico, politico, istituzionale e giudiziario in materia. "La logica della mantide" riveste anche aspetti noir che lasciano nelle mani del lettore, come fosse lo spettatore di una pièce teatrale o di un film, la libertà di ritenere plausibile quanto avviene nella storia o di attuare quella che Coleridge definiva «volontaria sospensione dell'incredulità».