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lunedì 2 agosto 2021

BEATRICE DOPO LA DISCESA ALL'INFERNO SI TRASFERISCE A VENEZIA

Clodiacom, associazione formata da Sandro Varagnolo, Roberto Doria ed Emilio Pregnolato, che lo scorso anno aveva fatto parlare di sé con “La Scena del Crimine”,

quest'anno sta spopolando con l’installazione InonDant3 in Riva Vena.

Realizzata per ricordare i 700 anni trascorsi dalla morte di Dante, l’installazione ha avuto spazi nel TgR Veneto e nella rivista di settore Arte. 

Ad essa fa da corollario la mostra che si trova alla Casa del Glicine, in calletta Cipriotto in centro storico dove, tra le opere appese alle mura di mattoni d’epoca, c’è una bozza di un quadro ora in galleria a Milano, a Rocca Brivio Sforza, con altre 332 opere di artisti contemporanei a rappresentare ognuna una terzina del Poema dantesco. 




L’opera è stata ben delineata in una cornice letteraria a cura del prof. Franco Fabris che , con la collega Cristina Pappalardo, ne ha fatto un interessante libretto illustrativo riportante alcuni interventi letterari e un tema poetico realizzato a quattro mani, inerenti Dante.

Il quadro rappresenta una Beatrice che, collocata  nell’emisfero delle acque, scende agli Inferi, come descritto nel secondo Canto dell'Inferno, mentre le mani dei dannati cercano di ghermirla in quanto essa rappresenta l’unica via verso la salvezza, la Grazia Divina. 

Dante, un autore, l’unico, che tutti chiamano per nome come fosse una persona di famiglia, in queste opere di Sandro Varagnolo e dei Clodiacom assume una luce insolita, esprimendo una volontà di riemergere e di tornare alla luce che Chioggia dovrebbe fare sua.


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