Convegno di presentazione del rapporto «Un territorio Una economia»,
curato da Fondazione Clodiense e Unioncamere del Veneto
Sabato 12 dicembre, ore 10.30, Auditorium San Nicolò, Chioggia
L'economia va male a Chioggia Caverzere e Cona, colpa delle infrastrutture che non ci sono. Sabato 12 dicembre è stato presentato lo studio pagato dalla Fondazione della Comunità Clodiense e la Unioncamere del Veneto "Un territorio una economia". "Un momento importantissimo che riprende il discorso iniziato nel 2009 con gli Stati generali dell'economia. C'è la volontà di fare analisi per programmare il futuro della città di Chioggia e la crescita sociale ed economica anche di Cavarzere e Cona, grazie all'intraprendenza del presidente Angelo Boscolo Sesillo. Un segnale forte della mission della Fondazione" dice il consigliere di amministraziine della Fondazione, Leonardo Toson, che è anche presidente della Banca di credito cooperativo di Piove di Sacco.
Cento e passa pagine che fanno la fotografia di un territorio che ha potenzialità ma non le sfrutta, importante tanto che il Comune di Chioggia, che è il comune più grosso dei tre, non ha messo un euro per questo studio ma che, ha detto Toson, comunque verrà ripetuto per monitorare la situazione e vedere se da i suoi frutti. In pratica questo studio e quelli che veranno devono dare sempre un quadro aggiornato dell'economia per capire se le decisioni e le,scelte delle,amministrazioni comunali sono corrette oppure no. Intanto sono stati scandagliati tre settori: pesca, turismo e agricoltura tra Chioggia, Cavarzere e Cona. La fondazione della comunità clodiense ha messo a disposizione tre borse di studio per tre ricercatori.
"Grazie al lavoro di tre giovani ricercatori - dice il dottor Serafino Pittingaro del Unioncamere Veneto - siamo riusciti a mappare caratteristiche struturali e congiunturali dei tre comuni per capire dove sta andando l'economia, la società e territorio. Il Sistema è in trasformazione, è un territorio in cerca di identità. La situazione è sfavorevole dal punto di vista demografico che economco. Ma ci sono opportunità sul versante turistico e ittico. Ma dipende dagli amministratori locali mettere incampo politiche che siano in grado di garantire svluppo per questo territorio".
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