La celebrazione dei Santi patroni Felice e Fortunato, a Chioggia, ha sempre avuto luogo anche durante le guerre e col rischio di bombardamenti. Eppure, le attuali condizioni di perdurante emergenza hanno spinto il sindaco Alessandro Ferro a privare i chioggiotti del tradizionale appuntamento di ogni 11 giugno, con il ritrovo di piazza davanti alle bancarelle: «La manifestazione prevede cento operatori ambulanti che provengono da tutta Italia - spiega il sindaco nell'ordinanza firmata stamane - e interessa il Corso per circa 800 metri, nel quale insistono numerose attività commerciali, pubblici esercizi, studi professionali e uffici.
Considerando che la fiera dei Santi rappresenta non solo una manifestazione economica ma costituisce anche un momento di aggregazione sociale, caratterizzata dalla partecipazione di un elevato numero di persone, residenti e dai Comuni limitrofi nell'arco dell'intera giornata, non sussistono le condizioni strutturali e organizzative che consentano il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro, né risulta possibile regolare l'afflusso di persone nella zona».
Stante la premessa, Ferro ha quindi ritenuto di sopprimere per l'anno 2020 la fiera dei Santi patroni, «per garantire sovraordinati interessi pubblici, quali la salute dei cittadini e l'incolumità delle persone». L'ordinanza vieta anche ai soggetti regolarmente titolari di concessione di allestire il proprio banco nell'area usualmente destinata alla fiera. Per quanto riguarda l'aspetto religioso della cerimonia, disporrà nei prossimi giorni la Diocesi di Chioggia attraverso apposite comunicazioni.
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