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venerdì 26 febbraio 2021

"CITTÀ DESERTE" E "LA VERITÀ SVELATA": IL PITTORE SANDRO VARAGNOLO ESPONE A MOSCA DOPO 13 GIORNI DI RICOVERO IN BALIA DEL CORONAVIRUS

Dal rischio della vita a causa Covid, alla consacrazione nell'arte. È quel che è successo a Sandro Varagnolo, infermiere di Chioggia e artista con molte esperienze al proprio attivo, che nelle scorse settimane -suo malgrado- è stato colpito in prima persona dagli effetti del virus, con polmonite bilaterale: una volta ristabilitosi, nonostante una condizione sanitaria molto difficile, il pittore chioggiotto può godere appieno della partecipazione delle proprie opere d'arte alla mostra collettiva "In casa Russia", curata da Loreta Larkina, che avrà luogo dal prossimo 6 marzo fino al 31 dello stesso mese, al centro artistico Meridian di Mosca, non lontano dalla piazza Rossa.
Proprio il Coronavirus è il tema delle due opere inviate dal loro autore, ovvero due dipinti a olio su tela: "Città deserte", che raffigura uno scorcio del Sagraéto di Chioggia, dove il leone marciano in marmo d'Istria è coperto da una mascherina, e "La verità svelata", in cui una donna abbigliata da medico è circondata da elementi simbolici in un'atmosfera metafisica, a codificare la grande pericolosità del contagio, nonostante le protezioni che prima del vaccino sono risultate l'unica barriera. «Ironia della sorte - commenta Varagnolo - queste tele sono state un preludio ai fatti poi succeduti».
Il pittore è stato ricoverato per 13 giorni con febbre molto alta, oltre 39: «Mai avrei pensato che il virus potesse mettere così a rischio la mia salute, forte di una condizione generalmente sana». Le cure tempestive del Pronto Soccorso di Chioggia (reparto dove lo stesso infermiere presta la propria opera, ndr) hanno poi agevolato il trasporto immediato nel reparto di Pneumologia del Covid-hospital di Dolo: «A tal proposito - conclude l'artista - ringrazio i colleghi del Pronto Soccorso, e il primario dottor Andrea Tiozzo in particolare, che hanno agito come sempre in modo professionale. Grazie anche ai colleghi di Dolo, con il dottor Accurso Aloi e il suo staff: da addetto ai lavori, confermo che si tratta di un'eccellenza nella lotta al Covid». Sandro Varagnolo prosegue comunque con la propria attività artistica, in grande fermento assieme ai collaboratori Emilio Pregnolato e Roberto Doria, verso esiti definiti «straordinariamente sorprendenti».

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