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lunedì 28 giugno 2021

SANDRO VARAGNOLO (Associazione Clodiacom): NON ABBIAMO COPIATO LE MANI DI QUINN

COMUNICATO STAMPA EVENTO “INONDANT3”: PUNTUALIZZAZIONI
Da alcuni giorni è stato inaugurato l’evento artistico/letterario “Inondant3” che ci accompagnerà fino al 25 luglio e già compaiono, soprattutto, nei social network commenti negativi da parte anche di politici locali verso l’amministrazione comunale e gli ideatori dell’evento. Ci sembra opportuno, alla luce di queste polemiche, puntualizzare alcuni aspetti caratterizzanti lo stesso evento. In primis l’evento è stato ideato e finanziato dall’associazione Clodiacom e ha ottenuto solo l’autorizzazione da parte dell’amministrazione comunale che ne ha colto il senso e la profondità nell’anno in cui si celebra l’anniversario dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta. Anche Chioggia, così come la maggior parte delle città italiane, rende onore a Dante e lo fa unendo letteratura, pittura, scultura nella casa del Glicine a cui fa da contraltare una installazione acquatica in Canal Vena di forte impatto emotivo. In molti hanno criticato l’evento sostenendo che si tratta di un’idea copiata dalle mani di Lorenzo Quinn installate anni fa a Venezia. È evidente che siamo innanzi a due opere completamente diverse: mentre le mani di Quinn erano statiche e giganti, tali da coprire facciate di palazzi, queste sono mobili e dinamiche con un movimento quasi naturale, anche se nella loro artigianalità si vede che non sono mani reali.
Se proprio vogliamo mettere in relazione l’installazione acquatica con un’opera del passato, allora andremo a scomodare l’illustrazione dell’Inferno da parte del pittore e incisore francese Gustave Dorè. Nell’illustrazione relativa al canto XXXII dell’Inferno si notano proprio dei dannati che si trovano con solo una parte del corpo che fuoriesce da un bacino lacustre ghiacciato “il Cocito”. Una città deve offrire oltre alla spiaggia e al divertimento anche un po’ di cultura. Cosa accadrebbe se il nostro comune in futuro fosse coinvolto dalla Biennale di Venezia ove questo genere di opere sono all’ordine del giorno? È un interrogativo preoccupante che non arriva solo da noi, ma anche dai banchi del consiglio comunale ove non sempre si trovano profili adeguati al patrimonio culturale che la nostra città offre. Sandro Varagnolo (Associazione Clodiacom)

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