La mattina di sabato 18 gennaio il comitato ANPI di Chioggia, in collaborazione con l'amministrazione comunale, alla presenza dell'artista tedesco Gunter Demnig deporrà due Pietre d'Inciampo alla memoria di due dei 32 deportati cittadini che dai lager nazisti non sono più tornati, i marinai Giusto Grego e Giulio Bergo Oro. L'iniziativa segue quella di un anno fa in piazzale Poliuto Penzo a Chioggia, per il partigiano antifascista Guido Lionello.
L'appuntamento è alle ore 9 in piazza Baldin e Mantovan 1 a Cavanella d'Adige per Giusto Grego, alle ore 10 in via San Marco 727 a Sottomarina (camminamento dei Murazzi davanti a calle dei Celoni) per Giulio Bergo Oro. Entrambi marinai, furono fatti prigionieri nel fronte greco dopo l'8 settembre 1943, quando rifiutarono di consegnarsi alla Repubblica Sociale Italiana di Salò e di continuare a combattere a fianco dei tedeschi.
Deportati nei campi di concentramento, furono fucilati rispettivamente il 23 aprile 1945 il motorista Giusto Grego, a pochi giorni dalla liberazione dell'Europa, quando una unità nazista allo sbando separò gli italiani dagli altri prigionieri uccidendone 127 in una cava di nichel nei paraggi di Treuenbrietzen, vicino Berlino. Il sergente nocchiere Giulio Bergo invece trovò la morte il 17 agosto 1944 a Bydgoszcz in Polonia, dov'era detenuto assieme ad altri chioggiotti, pare per essersi rifiutato di nutrirsi con le bucce delle patate imposte da un ufficiale tedesco.
Nel pomeriggio di sabato, in corte Salasco a Cavanella d'Adige, grazie all'associazione Anteas e al contributo di Gabriele Crocco verranno illustrati alcuni preziosi documenti appartenenti a Giusto Grego, e custoditi con cura negli anni dal nipote Adriano: all'iniziativa parteciperà anche Patrizia Donà, nipote di un altro dei martiri di Treuenbrietzen e autrice di due volumi sull'argomento.
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