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giovedì 16 settembre 2021

GREEN PASS VOLONTARIO?

Con il decreto del 6 agosto è scattato l’obbligo del green pass per accedere anche ai ristoranti e al bar al chiuso, come ha stabilito il decreto del Consiglio dei ministri. In caso di violazione la pena pecuniaria va dai 400 ai 1000 euro sia a carico dell’esercente che dell’Utente. dopo la terza violazione si impone la chiusura dei locali, da uno a 10 giorni.

All’esterno di un locale di Borgo San Giovanni è apparso un cartello in cui si afferma invece che la presentazione del Green Pass, in quel locale, è fatta su base volontaria.

La motivazione del cartello è incomprensibile. A meno che non si vogliano avvisare i no vax che in quello specifico locale possono accedere con tranquillità. Ma vi accederanno con altrettanta tranquillità coloro che il green pass lo hanno, sapendo che all’interno si possono trovare più persone non vaccinate? In fondo chi si è vaccinato può comunque rimanere contagiato, con il vantaggio di avere sintomi più lievi. 


Come ha detto giorni fa il governatore del Veneto Luca Zaia, dall’inneggiare agli arcobaleni dell’andrà tutto bene sui terrazzini, si è passati a mettersi all’indice a vicenda tra i pro vaccino e no vax, corollando il tutto con sfide e offese, con il ritenersi migliori se si segue una o l’altra parte. Non sopportando e manifestando le scelte altrui come fanno, a quanto sembra, solo i no vax. 

Stupisce quanto la privacy sia diventata una bandiera da sventolare a seconda della convenienza, a seconda se si tratti di un post sui social, in un pagamento con il bancomat per accedere al cash back, per utilizzare l’APP immuni, riempire il carrello su un qualsiasi sito on line e potremmo andare avanti all’infinito, Le norme che regolano il green pass sono legge, e come tale va rispettata. Molti locali sono stati sanzionati per aver violato le norme per ostacolare il progredire della pandemia. La stessa sanzione è stata comminata all’utente.

 


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