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martedì 22 dicembre 2020

NEL PRESEPIO DI ROCCIA DEL GRUPPO SARTORI AI SALESIANI, CON LE STATUE DI 70 ANNI FA RESTAURATE, C'È SPAZIO ANCHE PER DON BOSCO

Anche quest'anno l'oratorio salesiano Don Bosco non rinuncia al proprio presepio, costruito assieme al gruppo "Ildebrando Sartori", che registra al suo interno molti nuovi ingressi, tra i quali alcuni bambini. «Lavoriamo con loro da anni - afferma Don Marco Favero - e per il 2020 avremmo voluto qualcosa di eccezionale, ad esempio la possibilità per i visitatori di "entrare" davvero nel presepio. Ma abbiamo preferito invece ridurre le misure, per poter avere più posti a sedere in chiesa». Con i rimasugli del lavoro, l'oratorio ha peraltro dato vita a un'altra piccola rappresentazione sacra.

Protagonista del presepio principale è la grotta di roccia, già dormitorio del bestiame, dove secondo le Scritture è nato Gesù: «Abbiamo recuperato e restaurato statue di settant'anni fa - racconta Don Marco - che avevamo in soffitta, e messo Betlemme sullo sfondo assieme a San Giovanni Bosco. Inizia infatti il triennio di preparazione a un evento importante, ovvero il bicentenario del suo "Sogno dei nove anni", quando il piccolo Giovanni sognò appunto il proprio futuro di guida a tanti giovani che rischiavano le cattive strade». Il presepio rimarrà visitabile negli orari di apertura della chiesa salesiana, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. In questi giorni i volontari distribuiranno anche le circa cento Scatole di Natale raccolte fino alla scorsa settimana, su iniziativa della Caritas diocesana.

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