Anche quest'anno l'oratorio salesiano Don Bosco non rinuncia al proprio presepio, costruito assieme al gruppo "Ildebrando Sartori", che registra al suo interno molti nuovi ingressi, tra i quali alcuni bambini. «Lavoriamo con loro da anni - afferma Don Marco Favero - e per il 2020 avremmo voluto qualcosa di eccezionale, ad esempio la possibilità per i visitatori di "entrare" davvero nel presepio. Ma abbiamo preferito invece ridurre le misure, per poter avere più posti a sedere in chiesa». Con i rimasugli del lavoro, l'oratorio ha peraltro dato vita a un'altra piccola rappresentazione sacra.
Protagonista del presepio principale è la grotta di roccia, già dormitorio del bestiame, dove secondo le Scritture è nato Gesù: «Abbiamo recuperato e restaurato statue di settant'anni fa - racconta Don Marco - che avevamo in soffitta, e messo Betlemme sullo sfondo assieme a San Giovanni Bosco. Inizia infatti il triennio di preparazione a un evento importante, ovvero il bicentenario del suo "Sogno dei nove anni", quando il piccolo Giovanni sognò appunto il proprio futuro di guida a tanti giovani che rischiavano le cattive strade». Il presepio rimarrà visitabile negli orari di apertura della chiesa salesiana, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. In questi giorni i volontari distribuiranno anche le circa cento Scatole di Natale raccolte fino alla scorsa settimana, su iniziativa della Caritas diocesana.
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