Anna Laforgia è una signora pugliese di 37 anni, che da tempo trascorre le proprie vacanze a Isolaverde. Si diletta nella lettura dei libri assieme ai due figli, e ora ha scritto, disegnato e pubblicato "Ho visto uno squalo", edito da Eta Beta, per raccontare un'esperienza autobiografica. «L'idea di realizzare “ho visto uno squalo” è nata per gioco - spiega Anna a Chioggia Azzurra - condividendo con i piccoli la mia meravigliosa avventura vissuta da bambina, attraverso semplici disegni».
"Ho visto uno squalo" narra di un incontro che ha portato la paura a trasformarsi in meraviglia e in stupore: attraverso alcuni disegni, realizzati dalla stessa autrice, il volume rivela come superare il muro apparentemente invalicabile rappresentato da ciò che non è conosciuto, andando oltre, scoprendo la meraviglia.
Anna Laforgia, che viveva in una località vicina al mare nella provincia di Bari, amava osservare la boa rossa di segnalazione che indicava dove il padre, subacqueo, si immergeva. Un giorno, nei pressi della boa, vide una pinna che nel suo immaginario apparteneva a uno squalo. Il terrore di sapere suo padre in pericolo la spinse a urlare, richiamando l'attenzione degli adulti che subito accorsero alla spiaggia.
La pinna non era quella di uno squalo, ma quella di un delfino e il terrore di Anna si trasformò in stupore, destando meraviglia non appena il mammifero cominciò a compiere le proprie abituali acrobazie, dando vita a uno spettacolo che la piccola Anna porta ancora in sé, oggi, da adulta.
Secondo Anna Laforgia, «in questo periodo di incertezze e di paure per una situazione più grande di loro, i bambini sono tra i soggetti che stanno assorbendo e subendo maggiormente la mancanza di stabilità. Aprirsi oltre la paura, capire che non tutto ciò che sembra è, può far scoprire e vivere esperienze meravigliose». "Ho visto uno squalo" è disponibile nelle librerie e nei formati digitali.
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