Domani mattina, sabato 24 aprile rispettivamente alle ore 9 e alle ore 10, il Comune di Chioggia e il locale comitato ANPI provvederanno alla posa di due Pietre d'Inciampo (Stolpersteine) dedicate ad altrettanti deportati cittadini nei campi di concentramento nazisti, dai quali non hanno fatto ritorno. La cerimonia avrebbe dovuto aver luogo lo scorso 27 gennaio, Giornata della Memoria, ma -per via delle restrizioni ancora permanenti- i due organizzatori di comune accordo avevano deciso di traslare la data fino alle soglie del 25 Aprile, giornata che celebra la Liberazione dell'Italia dal nazifascismo.
Le due Pietre, opera dell'artista tedesco Gunter Demnig che quest'anno (sempre per i noti motivi) non può viaggiare attraverso l'Europa come in passato, saranno collocate alle ore 9 in piazza Salvatore Todaro a Sottomarina (angolo con calle dei Nale), in onore di Arduino Boscolo Anzoletti, la cui ultima residenza in città era fissata al civico 1139. Alle ore 10, cerimonia in calle Ravagnan a Chioggia (all'angolo con la fondamenta San Domenico), in onore di Giovanni Bullo, che abitava appunto nella calle al civico 441.
Alle cerimonie, che avranno luogo in forma contenuta, nel rispetto delle regole in vigore riguardo l'uso della mascherina e il mantenimento della distanza interpersonale, parteciperà l'assessora alla Cultura e alla Pubblica Istruzione, Isabella Penzo. In piazza Todaro sarà presente alla cerimonia anche una rappresentanza dell'istituto comprensivo Chioggia 2, con due classi (la 4^A e la 5^A) della scuola primaria Salvatore Todaro, oltre alla 3^B della scuola secondaria Giovanni Pascoli di Sottomarina.
Arduino Boscolo Anzoletti, operaio siderurgico, era nato a Sottomarina nel 1902 e si trasferì a Sesto San Giovanni (Milano) nel 1935 per lavorare alla Breda come manovale. Forse per errore relativo a uno scambio di persona con il fratello Basilio, militante antifascista, Arduino fu catturato il 13 giugno del 1944, fu trasferito al carcere di San Vittore, quindi a Bolzano da cui fu deportato al campo di concentramento nazista di Flossenburg il 5 settembre dello stesso anno. Sempre a Flossenburg trovò la morte il 25 febbraio 1945.
Giovanni Bullo, sarto e marinaio nella Regia Marina, classe 1916, è stato tradotto a Mauthausen dopo l’8 settembre 1943 per essersi rifiutato di consegnare le armi e arruolarsi nella Repubblica Sociale Italiana, finendo i suoi giorni all'ospedale di Vienna il 18 maggio 1945. Entrambe le Pietre d'Inciampo che verranno collocate a dimora il 24 aprile si inseriscono nel circuito della Memoria che la presente amministrazione comunale ha iniziato nel 2019 con la dedica al partigiano antifascista Guido Lionello (in piazzale Poliuto Penzo a Chioggia), e proseguito nel 2020 per i marinai Giusto Grego a Cavanella d'Adige e Giulio Bergo Oro nella parte vecchia di via San Marco a Sottomarina.
L'intento del comitato ANPI è di esaurire l'intera lista degli (almeno) 32 deportati chioggiotti nei lager, seguendo i nomi presenti nella lapide affissa attorno al chiostro della biblioteca civica. Questa mattina, intanto, il vicepresidente del comitato ANPI di Chioggia, Enrico Veronese, ha incontrato gli scolari e gli studenti delle classi coinvolte per spiegare i fondamenti della ricorrenza e della cerimonia.
Nell'occasione, gli allievi hanno assistito alla proiezione del documentario "L'ultimo partigiano", dedicato alla vita e all'esperienza di Zerlino Boscolo Marchi, 95 anni, presidente onorario del comitato ANPI e ultimo in città ad aver preso parte alla Resistenza antifascista.
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