“Un sasso per un sorriso” è una di quelle iniziative che nascono per gioco e che in breve diventano virali, coinvolgendo adulti e bambini, unendoli in una virtuale catena positiva. L'idea è partita da Heidi Aelling, un'artista di origini svizzere, ora di casa a Recanati: per ravvivare il grigiore che, come una cappa, il Covid ha portato con sé, Heidi ha cominciato a dipingere piccoli sassi, ciottoli, con colori vivaci e ad “abbandonarli” lungo percorsi e sentieri, più o meno urbani, in modo che qualcuno li potesse ritrovare e in qualche modo emozionarsi da quel ritrovamento.
È una catena della soddisfazione tra chi ritrova il sasso abbandonato e chi lo aveva decorato che, quando lo rivede, fotografato come un trofeo e pubblicato nei network dell'iniziativa, non può che emozionarsi nel riconoscere una delle proprie “opere”. I cultori di questo progetto sono presenti anche a Chioggia, attivi nello spargere ovunque bellissimi ciottoli decorati, talvolta piccole opere d'arte, persino nel vaporetto per Pellestrina o ai giardinetti, nascosti tra l'erba.
Ora all'iniziativa aderirà anche la scuola primaria Paolo VI, i cui allievi si stanno adoperando per seminare gentilezza e spensieratezza in questo difficile periodo. Armati di pennelli e colori, e aiutati dalle maestre, i bambini si sono prodigati a dipingere piccoli sassi, creando capolavori da lasciare, come portafortuna, in giro per Chioggia e donare un sorriso a chi li ritroverà.
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