La piccola cappella dell’ospedale di Chioggia ha compiuto un anno. Per ricordare questo anniversario nei giorni scorsi ha avuto luogo una messa presieduta dal vescovo Adriano Tessarollo, presenti il direttore generale dell’ULSS 3 Serenissima, Giuseppe Dal Ben, e una rappresentanza dei sanitari che prestano il proprio servizio all'ospedale.
«Questo momento celebrativo avviene in un clima diverso rispetto a quello dell’anno scorso - ricorda Dal Ben - quando è avvenuta la gioiosa consacrazione di questo luogo di culto. Quello attuale è invece un momento particolare, complesso, che non ci aspettavamo: siamo reduci dalla fase acuta dell’epidemia che negli scorsi mesi ha causato molti morti. E quanto è successo ci ha fatto riflettere sull'esistenza, a partire dai momenti di solitudine che ha causato per molti questa nuova malattia, il Covid 19. Mi riferisco non solo a chi è morto senza i familiari, ma anche a questi ultimi che non hanno potuto assistere e accompagnare i propri cari in quel momento. E agli anziani in casa di riposo, isolati per il loro bene, che hanno passato mesi senza poter vedere figli e nipoti».
Continua il direttore: «Ogni medico ha dato il massimo in questo momento difficile, e si avvicina il momento in cui tutti noi dovremo compiere anche una riflessione spirituale a proposito di questa epidemia. La piccola effervescenza di questi giorni, riguardo persone che sottoposte a controllo risultano positive al Covid-19, fa pensare ad un autunno in cui non possiamo sapere cosa ci aspetta, e ci fa riflettere anche sui comportamenti attuali e sul senso civico nel rispetto delle regole: ma dobbiamo essere preparati e continuare nelle prevenzione. In questo la Chiesa, nel territorio, è stata un esempio. A partire da come ha predisposto norme igieniche e di distanza nel corso della celebrazioni della domenica, quando queste sono state riprese. Questa è una lezione che sta dando alla comunità».
Conferma il vescovo: «L’anno che abbiamo trascorso dall’inaugurazione di questa chiesa è stato travagliato, ringraziamo di essere qui e preghiamo per chi ha vissuto le conseguenze di questo virus, per le famiglie che hanno patito la lontananza dai loro cari. Li affidiamo tutti a Maria, che ha il patrocinio di questa chiesa, continuando a ringraziare l’ULSS e tutti coloro che hanno lavorato per costruirla».
La piccola cappella, che ha una superficie di 130 metri quadri, è stata consacrata nel luglio dello scorso anno dal segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin, alla presenza del vescovo e della direzione dell'ULSS e dell'ospedale. Il luogo delle celebrazioni liturgiche si è spostato al piano terra, andando a collocarsi molto più vicino all'ingresso dell'ospedale e alla parte "pubblica" più frequentata della struttura.
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