mercoledì 30 novembre 2016
"ROMEO E GIULIETTA" DE LO STIVALACCIO GIOVEDÌ 1° DICEMBRE AL TEATRO DON BOSCO
Secondo appuntamento con "Acque altre", la rassegna teatrale di Chioggia organizzata da Arteven. Giovedì 1° dicembre dalle ore 21 sul palco del teatro Don Bosco salirà la compagnia Lo Stivalaccio con una rivisitazione della storia di Romeo e Giulietta nella chiave della Commedia dell'Arte.
La trama: Girolamo Salimbeni e Giulio Pasquati, sopravvissuti all’inquisizione, ripiegano sul poco onorifico mestiere dei saltimbanco. Ma finalmente giunge, inaspettata, l'occasione per riscattarsi. Recitare per Enrico III, futuro Re di Francia, nientemeno che la più grande e tragica storia d'amore di tutti i tempi: Romeo e Giulietta. Ed ecco comparire nel campiello Veronica Franco, “honorata cortigiana” della Repubblica, disposta a cimentarsi nell’improbabile parte dell’illibata giovinetta. Si assiste dunque ad “prova aperta”, dove la celeberrima storia del Bardo prende forma e si deforma nel mescolarsi di trame, di dialetti, canti, improvvisazioni, suoni, duelli e pantomime.
Biglietto teatro:
Intero 19 € | intero con carta cultura 16 €
Ridotto 18 € | ridotto con carta cultura 13 €
AL VIA LA QUINTA EDIZIONE DEL PREMIO GIORNALISTICO DEDICATO A GIORGIA IAZZETTA
Al via la quinta edizione del premio giornalistico dedicato a Giorgia Iazzetta. Verrà assegnato un riconoscimento ad un articolo o servizio che si sia occupato di temi socio-sanitari, in cui emerga con chiarezza l’aspetto umano della vicenda narrata. La premiazione avverrà nella primavera del 2017, in data da definire. Il premio è istituito da Nordestnet e gode del sostegno dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto. Nelle precedenti edizioni si era fissato un limite di età (35 anni) che corrispondeva all’età in cui Giorgia ci aveva lasciati. Quest’anno Nordestnet ha deciso di ampliare la fascia di età di una decina di anni: potranno partecipare al bando tutti quei giornalisti iscritti all’albo che, alla data del 31 dicembre 2016, non abbiano compiuto 45 anni di età.
Il premio ricorda Giorgia Iazzetta, giornalista di Chioggia, scomparsa prematuramente il 30 novembre 2011 lasciando un vuoto incolmabile nella sua famiglia (papà Umberto, mamma Gabriella, il fratello Luca) ma anche tra gli amici e i suoi colleghi. Giorgia aveva cominciato a scrivere una decina di anni prima. Aveva lavorato per il free press La Piazza (trasferendosi per questo anche a Bologna), per il Corriere del Veneto (di cui è stata corrispondente per Chioggia) e, negli ultimi tempi, era stata direttore del sito internet Comunicatori Pubblici e aveva stretto importanti collaborazioni universitarie. Per ricordare il suo lavoro e per perpetuare la sua memoria, nasce un premio di giornalismo ispirato ai valori che hanno contraddistinto il suo lavoro: la curiosità, la serietà, il coraggio e soprattutto la cura per l’umanità. Nei suoi scritti, infatti, non è mai mancato il rispetto per il prossimo e l’attenzione per le ricadute morali delle parole affidate alla stampa.
REGOLAMENTO
Art.1) Il valore del Premio, stabilito in 2000 -duemila- euro è destinato al miglior elaborato (formato testo, audio o video) relativo alla sanità e ai suoi aspetti umani.
Art.2) La partecipazione al Premio è gratuita e riservata a giornalisti professionisti e pubblicisti iscritti all’Ordine dei Giornalisti che pubblichino su testate (anche on-line) regolarmente registrate al Tribunale di competenza che, alla data del 31 dicembre 2016, non abbiano ancora compiuto il 45° anno di età.
Art.3) Possono concorrere al Premio gli autori di servizi in lingua italiana pubblicati da quotidiani, agenzie di stampa, settimanali, periodici, siti internet, o di servizi radiotelevisivi, pubblicati, trasmessi o diffusi nel periodo compreso tra il 1° giugno 2015 ed il 31 gennaio 2017.
Art.4) Saranno presi in considerazione i contenuti pubblicati su testate giornalistiche regolarmente registrate. Sono esclusi dalla partecipazione i giornalisti membri della Giuria, i loro familiari e tutte le persone che abbiano legami contrattuali con l’organizzazione.
Art.5) Saranno considerati i contenuti che abbiano attinenza con l’informazione sanitaria. In particolare, saranno considerati i servizi da cui emerga l’accuratezza dell’informazione associata alla disamina degli aspetti umani e personali.
Art.6) Le opere in concorso (non più di una per ogni autore) dovranno pervenire, così come di seguito specificato, entro e non oltre il 15 marzo 2017, alla segreteria organizzativa:
1. direttamente on-line, inviando una mail all’indirizzo segreteria@nordestsanita.it, specificando nell'oggetto (Premio Iazzetta)
2. oppure, via posta, inviando in busta chiusa a:
Nordestnet Srl
Premio Giornalistico “Giorgia Iazzetta”, c/o Gvdr
via Gramsci 9, 35010 Cadoneghe (Padova).
a) 2 copie per ogni servizio giornalistico o nota di agenzia;
b) 2 copie su DVD per i servizi televisivi e per documenti filmati;
c) 2 copie su CD per servizi radiofonici;
d) 2 copie su CD o DVD per i contenuti internet.
Art.7) Ogni opera in concorso dovrà essere corredata da:
1) compilazione completa di una scheda allegata relativa all’autore (nome, cognome, data di nascita, indirizzo, recapiti telefonici, e-mail, curriculum professionale, testata di appartenenza o sito) che non superi la cartella di 30 righe;
2) per i servizi editi con sigle o pseudonimi, i concorrenti dovranno allegare alla documentazione una dichiarazione firmata dal direttore della pubblicazione in cui si certifica l’identità dell’autore;
3) autorizzazione al trattamento dei dati personali ai sensi del D.lg.196/2003 per gli adempimenti connessi al presente Premio.
Art.8) L’assegnazione del Premio è determinata da una giuria composta da: Martina Zambon (giornalista), Gianluca Maria Alati (medico e giornalista), Marnie Campagnaro (docente di Teoria e Storia della Letteratura per l'infanzia e della biblioteca, dottore di ricerca in Scienze Pedagogiche, dell’Educazione e della Formazione dell'Università di Padova), Giampietro Vecchiato (consigliere nazionale FERPI, Federazione Relazioni Pubbliche Italiana), Umberto Iazzetta (componente della commissione regionale delle cure palliative e contrasto al dolore e alla sofferenza inutile), Marco Almagisti (Ph.D. professore Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e di Studi Internazionali dell’Università di Padova), Giuseppe Caraccio (direttore editoriale Nes - Nordest Sanità), Maria Stella Zaia (vicedirettore editoriale Nes – Nordest Sanità), Ines Brentan (direttore responsabile Nes – Nordest Sanità), Elisabetta Boscolo Anzoletti (giornalista), Alessandra Lionello (giornalista), Giacomo Piran (giornalista), Giuliano Gargano (giornalista). Il Premio, nelle sue singole articolazioni, sarà assegnato a insindacabile giudizio della giuria che deciderà a maggioranza.
Art.9) È inteso che il concorrente, con la sua partecipazione, autorizza l’organizzazione del Premio a riprodurre e diffondere su qualunque supporto, immagini e testi tratti dai materiali presentati in concorso, nelle pubblicazioni, nel materiale informativo e pubblicitario e nel sito internet del Premio stesso. L’organizzazione si impegna a citare gli autori delle opere utilizzate.
Art.10) Ogni autore è personalmente responsabile dei contenuti delle opere inviate. La partecipazione al Premio implica la completa accettazione del presente regolamento, sollevando l’organizzazione da ogni responsabilità civile e penale nei confronti di terzi.
Art.11) Le opere inviate al concorso non saranno restituite.
lunedì 28 novembre 2016
CONCORSO FOTOSUB TROFEO TEGNUE 2016
Concorso Fotosub Trofeo Tegnue 2016 e rassegna video
Serata di premiazione del IV Concorso Foto Sub Trofeo Tegnue 2016.
Sabato 3 dicembre 2016 alle ore 18:00 all’Auditorium S. Nicolò – Chioggia (Ve) aprirà la
mostra con le migliori foto dei partecipanti al Concorso fotografico. Saranno
accompagnate dalla proiezione di video del nostro Adriatico e delle Tegnue.
Alle ore 21:00 ci sarà la premiazione del Concorso con la partecipazione del Maestro
Giovanni Polloni che al pianoforte accompagnerà la proiezione delle foto vincitrici. Piero
Mescalchin nell’occasione proietterà dei video inediti delle Tegnue
Il concorso ha lo scopo principale di raccogliere le più belle immagini delle nostre coste
adriatiche. Abbiamo allargato l’interesse ad una più vasta area da Sistiana (Ts) al relitto
del Paguro (Ra), abbiamo fatto ancora di più, includendo anche le Lagune: Grado,
Marano, Venezia, Comacchio, Baiona, visto che molte specie adriatiche usano queste
zone come nursery..Particolare attenzione dedichiamo agli affioramenti rocciosi dell’Alto
Adriatico chiamate Tegnue, Trezze o Lastrure.
L’Associazione è impegnata da molti anni nella valorizzazione di tali ambienti
promuovendo convegni, serate video, divulgazione alle scuole, incontri con Associazioni
sportive e culturali.
Nel contempo si è voluto divulgare il grande valore naturalistico e turistico - subacqueo di
queste zone.
Durante le campagne di ricerca effettuate negli anni dall’Associazione, sono state raccolte
e catalogate molte immagini di flora e fauna, immagini che ci hanno permesso di
sostenere la grande ricchezza e biodiversità di queste zone.
Siamo però convinti che molto ci sia ancora da scoprire e vogliamo anche allargare lo
sguardo alle zone vicine. e portare un ulteriore contributo alla conoscenza e valorizzazione
delle coste dell’Alto Adriatico.
Vi invitiamo a partecipare non solo per la finalità del Concorso, ma per implementare
l'Archivio fotografico che l'Associazione metterà online a disposizioni di tutti:
http://www.tegnue.it/Il_Mondo_delle_Tegnue.asp
VIDEO D'ARCHIVIO
MAX GIUSTI AL TEATRO DON BOSCO, DUE ORE DI COMICITÀ E KARAOKE
La folla delle grandi occasioni ha assistito venerdì 25 novembre all'ouverture della stagione teatrale di Chioggia (al cinema Don Bosco, nell'attesa dell'Astra che si protrae quanto quella di Godot), ospite Max Giusti e i suoi "Pezzi da 90". Chi attendeva le imitazioni che lo hanno reso noto al pubblico televisivo -Califano, Malgioglio- ha dovuto aspettare fino alla fine del lungo one man show, con il resistente mattatore che, memore della scuola romana di Alberto Sordi e Gigi Proietti, ha sciorinato le proprie doti fra repertorio, stand-up e karaoke. Qualche battuta su Chioggia, simpatiche prese in giro a tre o quattro spettatori scelti a caso, lo spettacolo ha preso il via con un giro d'Italia in musica e le considerazioni sul rapporto tra genitori (anche i propri, dell'artista) e figli. Le canzoni dallo Zecchino d'Oro al Billionaire, cantate e applaudite a ritmo dalla platea e dalla galleria, sono state inframmezzate da blande critiche televisive, i cui tempi tecnici e veloci sono stati rispettati sul palco. Saranno stati contenti gli appartenenti alle generazioni degli anni Settanta e Ottanta -mai si erano visti gli habitué dei Salesiani cantare in coro la sigla di Jeeg Robot più che le orazioni liturgiche a memoria- e i fan del comico in generale, il cui capolavoro di giornata resta l'imitazione video di Francesco De Gregori in stile Oblivion che gioca-jouer come Cecchetto.
Prossimo appuntamento con "Acque altre", giovedì 1° dicembre con l'edizione di Romeo e Giulietta rivista dalla compagnia Lo Stivalaccio nella chiave della Commedia dell'Arte.
giovedì 24 novembre 2016
MAX GIUSTI CON "PEZZI DA 90" INAUGURA VENERDÌ LA STAGIONE TEATRALE DI CHIOGGIA
Si intitola "Pezzi da 90" il nuovo spettacolo di Max Giusti, che sarà venerdì 25 novembre al teatro Don Bosco di Chioggia per l'apertura della stagione di "Acque altre". In scena si avvicenderanno una miriade di personaggi, che appariranno sia in video che live: gli spettatori si ritroveranno protagonisti e Max stesso sarà tra gli spettatori in un turbinio di ritmo, sorprese e risate che lasceranno il pubblico a bocca aperta. I Pezzi da 90 altri non sono se non i personaggi che Max interpreta per prendere in giro tutta l’assurda realtà che ci circonda: da Terence Hill a Francesco De Gregori, da Ligabue a Vasco Rossi e Bono Vox. Ma la nostra vita non è fatta solo di Pezzi da 90; faranno infatti capolino sul palco, variopinti e multietnici, gli unici che sono riusciti a trovare lavoro in Italia: un egiziano con l’ortofrutta e un prete africano di provincia. Non mancheranno naturalmente gli amici di sempre, sempre amati dal pubblico e attuali più che mai: Lotito con la sua Lazio, Albano tornato a Sanremo e Cristiano Malgioglio sosia del presidente Mattarella.
Lo spettacolo inizia alle ore 21: biglietto intero 23 euro, riduzione 20 euro (per persone fino ai 30 anni e dai 60 anni in su)
mercoledì 16 novembre 2016
L'OBESITÀ INFANTILE SI CURA GIOCANDO: INCONTRO GIOVEDÌ NEL DISTRETTO SOCIOSANITARIO DI SOTTOMARINA
L’obesità è una malattia sempre più diffusa (l’Italia detiene il primato con il 13% di bambini di 9-11 anni obesi) tra i bambini e sta preoccupando i sanitari per cui si mobilitano con azioni di vario tipo: l’informazione e servizi dedicati. Accade anche nella Ulss 14 di Chioggia dove giovedì 17 novembre viene organizzato un incontro, nell’aula magna del distretto socio sanitario (in via Vespucci a Sottomarina) dal titolo “Obesità infantile – un approccio multidisciplinare”. L’evento mette insieme gli addetti ai lavori (pediatri, ostetriche, dietiste, psicologi) ma è aperto al pubblico, qualora qualche cittadino volesse parteciparvi. Ad organizzare l’incontro, che inizia alle 13.30 e termina verso le 19, sono stati il primario di Pediatria dell’ospedale di Chioggia Mario Lattere in collaborazione con il rappresentante dei Pediatri del territorio Mattia Doria.
Da due anni, in Ospedale, è attivo un Ambulatorio specifico per la diagnosi e cura della obesità infantile: è situato all’interno del reparto pediatrico ed è coordinato dalla dottoressa Alessia Di Fonzo. «I bambini mangiano male e si muovono poco –hanno dichiarato Lattere e Doria- a non aiutare, poi, ci si mettono anche le bici elettriche, che a Chioggia spopolano anche tra i giovanissimi».
Sono già più di 70 i bambini, soprattutto tra gli 8 e i 14 anni, per il 65% maschi, che sono seguiti da questo servizio. L’équipe dell’ambulatorio effettua anche una valutazione clinica, per verificare se esista una patologia alla base che determini come sintomo anche il sovrappeso; ma nella maggior parte dei casi i bambini obesi vengono da famiglie di genitori con problemi di sovrappeso e di obesità. E per questo va delineato, come unico elemento, che può avere successo, un intervento correttivo che comprenda l’intera famiglia, e anzi veda la famiglia come protagonista in positivo dell’intervento sul bambino. L’équipe dell’Ambulatorio Obesità utilizzata in molti casi la “Token Economy”, una strategia che si fonda sulla consegna di “gettoni” (in inglese “token”): al momento del comportamento positivo il bambino riceve un “token”, come un premio, e al raggiungimento di un numero concordato di gettoni riceve il regalo precedentemente concordato con la famiglia. «Si tratta di una tecnica che risulta estremamente efficace con tutti –ha spiegato la dottoressa Di Fonzo– e divertente per il bambino e gli stessi genitori. Aiuta ad entrare nel nuovo stile di vita sia il bambino, che si trova coinvolto all’interno di un gioco, sia il genitore che assume un ruolo educativo positivo senza entrare in conflitto quotidiano con il figlio, aiutandolo a diventare responsabile di se stesso».
«Per contrastare l’obesità infantile –ha concluso il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben– è fondamentale siglare un patto forte con i genitori: adottare subito stili di vita sani e condividerli con la famiglia. Della serie: io adulto non posso dire a mio figlio quanto bene fa la verdura se poi sono il primo a non mangiarla. Oppure quanto sia necessario camminare e correre se io adulto prendo l’auto anche per brevi tratti. Un lavoro che medici e genitori devono fare insieme anche col supporto di strategie nuove come quella del “Token Economy”, che cura giocando».
mercoledì 9 novembre 2016
A 140 ANNI DAL SETTIMANALE "LA FEDE", UNA MOSTRA RICORDA PADRE EMILIO VENTURINI
Domenica 30 gennaio 1876 uscì a Chioggia il giornale La Fede. Il settimanale fu stampato fino a domenica 18 gennaio 1880. A distanza di 140 anni dall’uscita del primo numero, la Congregazione Serve di Maria Addolorata di Chioggia ricorda il direttore della testata Padre Emilio Venturini, fondatore della stessa Congregazione. Prima testata cattolica ad essere stampata nella Diocesi di Chioggia, La Fede si qualificò come periodico religioso, politico e culturale. Per questo offre uno spaccato completo della realtà cittadina e della situazione italiana ed internazionale. Attraverso la riproduzione su venticinque pannelli di articoli del giornale e immagini d’epoca, si recuperano fatti, idee e personaggi che interessarono l’opinione pubblica di allora. Risalto viene dato alla figura del vescovo Domenico Agostini, che fu promotore de La Fede e rimase suo sostenitore anche dopo il trasferimento a Venezia nel 1877, essendo divenuto patriarca. L’attenzione alla società del suo tempo rende il giornale una fonte d’informazione completa. Per questo, nel 2008, è stata pubblicata per le Edizioni Congregazione S.M.A.Ch. e Nuova Scintilla la ristampa anastatica della raccolta originale, conservata presso la Biblioteca Comunale “C.Sabbadino” di Chioggia. La mostra offre l’occasione di una rilettura.
martedì 8 novembre 2016
PRESENTATO IL N.48 DELLA RIVISTA "CHIOGGIA": NELLA STORIA DI COPERTINA L'ISPETTORE BENDAZZI
Un nutrito uditorio, con buona rappresentanza di giovani, ha assistito oggi pomeriggio in sala consiliare alla presentazione del numero 48 di “Chioggia – Rivista di studi e ricerche”, diretta da Cinzio Gibin. Anche questa edizione si prospetta come oltremodo interessante, grazie a molti contributi cittadini e non, comprese le tesi di laurea e i nuovi ingressi in redazione: Alessia Boscolo, Matteo Doria, Erika Gardin. A costituire la storia di copertina è la vicenda professionale di Wladimiro Bendazzi, ispettore didattico ravennate che negli anni Settanta contribuì a innovare la scuola nel nostro territorio. L'attività di Bendazzi è stata ricostruita dagli interventi dei direttori Erminio Boscolo Bibi e Luigi De Perini, il quale ne ha sottolineato la valenza pionieristica all'epoca di un sistema in trasformazione: il tecnico -così amava essere considerato- rifuggiva l'idea dell'ispettorato come mero controllo amministrativo, burocratico o repressivo, bensì si riteneva un costruttore «cercando le ragioni storiche e i paesaggi geografici che le decisioni determinano». Nel numero in uscita, anche alcuni saggi relativi alla mostra della scorsa primavera al museo civico, avente a tema i primi giorni di Chioggia nel Regno d'Italia, un ricordo del prof. Luigi Tomaz affidato a Sergio Ravagnan e un paio di aggiornamenti scientifici: l'erbario settecentesco scoperto dal ricercatore Gaspare Licandro e uno studio di Giuseppe Olivi a proposito del ghiozzo (gó).
sabato 5 novembre 2016
PIENONE IN AUDITORIUM PER “ROSSO FUOCO TRUMA” CON PIERGIORGIO BIGHIN E LE BALLERINE DI CHOREA
La folla delle grandi occasioni ha accolto ieri in auditorium San Nicolò l'ultima fatica letteraria di Piergiorgio Bighin, “Rosso fuoco laguna”, in una originale versione reading con la partecipazione musicale dei Truma e le coreografie del Gruppo Chòrea, nella serata organizzata dal Fondaco. La vicenda narra la crescita di un giovane cattolico a Chioggia negli anni della Resistenza e del dopoguerra: quel giovane è Michele Bighin, padre dell'autore, poi diventato avvocato e amatissimo sindaco “del popolo”. Le letture di Concetta Ricottilli si sono intervallate da quelle dello stesso Bighin, mentre sei brani dei Truma -dall'omonimo disco d'esordio, che ha solleticato le attenzioni dei giurati del premio Tenco- sono stati eseguiti anche avvalendosi delle danzatrici dirette da Francesca Serafini e Patrizia Aricò: particolarmente apprezzata “Col fio in brasso”, una tarantella ambientata sulle rive del canale San Domenico e resa dalle giovani ballerine, calatesi nelle vesti di popolane delle calli con tanto di reti. Il pubblico soddisfatto ha poi acquistato in massa sia il volume di Bighin che il disco dei Truma, contribuendo con offerte alla solidarietà verso i monaci del monastero benedettino di Norcia, colpito dal recente sisma. Una serata in cui Chioggia ha trovato sé stessa.
PS A titolo personale sono rimasto piacevolmente colpito dalla messa in scena, dalla qualità dei testi e delle letture, dalla profondità musicale dei Truma e dal valore aggiunto che ha portato la danza. Chioggia ha bisogno di spettacoli di questo tipo, mai visti prima e anche per questo sbalorditivi. Grazie a Piergiorgio Bighin e a tutte le parti in causa. (Andrea Comparato)
giovedì 3 novembre 2016
DOMENICA 6 NOVEMBRE IN CORSO DEL POPOLO LA CELEBRAZIONE DELLA GIORNATA DELLE FORZE ARMATE
Domenica 6 novembre si svolgeranno le celebrazioni per la festa dell’Unità Nazionale e Giornata delle forze armate e del combattente nel ricordo dei caduti di tutte le guerre. La cerimonia inizierà alle ore 10.30 con il raduno delle autorità civili e militari, delle associazioni combattentistiche e d’arma in piazzetta Vigo. Seguirà il corteo lungo Corso del Popolo, l’alzabandiera e la deposizione della corona d’alloro davanti al monumento ai caduti. «La cerimonia è stata posticipata alla domenica per permettere a tutta la cittadinanza di partecipare –spiega il sindaco Ferro– e sarebbe bello che in ogni casa e palazzo della nostra città venisse esposto il tricolore, come simbolo di appartenenza alla nostra nazione. A quasi 100 anni dal 4 novembre 1918 che segnò la fine della prima guerra mondiale, la Grande Guerra, e l’annessione di Trento e Trieste all’Italia, con la firma dell'armistizio siglato a Villa Giusti (Padova) con l'impero Austro-ungarico il 3 novembre, è ancora importante rendere omaggio a tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita, con uno spirito di attaccamento al dovere che deve essere di esempio ancora oggi a tutti noi». La cerimonia sarà accompagnata dalla banda musicale cittadina.
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